Avis Legnano, la prima plasmaferesi è cosa fatta
L’accreditamento è arrivato a fine 2024 e ora la donazione di plasma si può fare in via Girardi
Questa mattina, lunedì 3 febbraio, alle 8.45, nella sede di Avis Legnano sezione Cristina Rossi, si è scritta una nuova pagina della storia della donazione sul territorio. Per la prima volta, un donatore ha effettuato una plasmaferesi direttamente in sede. A inaugurare questa nuova fase è stata Valentina Zanato, 37 anni, la prima donatrice di plasmaferesi accolta nei locali di Avis Legnano.
Lo staff di Avis e i dottori al centro di questo momento storico
Attorno a lei, un piccolo ma significativo pubblico: lo staff di Avis Legnano, testimone di questo momento storico, e la dottoressa Irene Cuppari, primario del Servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale (Simt) dell’Ospedale di Legnano. Un mazzo di fiori ha suggellato il gesto di Valentina, ma il vero riconoscimento è stato l’entusiasmo di tutti i presenti: con questa prima donazione, Avis Legnano avvia ufficialmente un percorso che punta a rilanciare la raccolta di plasma, risorsa fondamentale per la salute di molte persone.
I numeri sui donatori di plasma
Fino a oggi, i donatori di plasma di Avis Legnano potevano effettuare la plasmaferesi solo presso il centro trasfusionale dell’ospedale di Legnano o presso il Centro Avis “Vittorio Formentano” di Limbiate. Negli anni d’oro della raccolta, tra il 2016 e il 2019, il numero di donazioni annue superava le 1.500 unità. Poi, con l’arrivo della pandemia, la situazione è drasticamente cambiata: 564 donazioni nel 2020, 496 nel 2021, 278 nel 2022, nessuna nel 2023. Nel 2024 sono state effettuate solo 241 donazioni, di cui 231 a Legnano e 10 a Limbiate.
Plasmaferesi, un percorso lungo e impegnativo
Ora, però, il passo avanti è concreto: per la prima volta, Avis Legnano può effettuare la plasmaferesi direttamente nei suoi locali, offrendo ai donatori un nuovo punto di riferimento e ampliando la capacità di raccolta. Un risultato ottenuto grazie a un percorso lungo e impegnativo: nel 2024 sono stati realizzati interventi di adeguamento degli spazi della sede Avis per ospitare l’attività di plasmaferesi, l’ASST Ovest Milanese ha fornito macchinari e supporto tecnico, mentre i dipendenti Avis hanno seguito una formazione specifica. Dopo rigorosi audit e controlli, il 23 dicembre 2024 è arrivata la delibera n. 1.130 del direttore generale, con cui l’ATS Città Metropolitana di Milano ha rilasciato l’autorizzazione e l’accreditamento per l’ampliamento dell’unità operativa di raccolta di Avis Legnano anche all’attività di plasmaferesi.
Il commento del presidente di Avis Legnano Colavito
«Quella di oggi non è solo una donazione, ma il segnale concreto che Avis Legnano vuole riportare la raccolta di plasmaferesi ai numeri di un tempo -ha dichiarato Pierangelo Colavito, presidente di Avis Legnano, sottolineando l’importanza di questa svolta-. Il plasma è una risorsa insostituibile per la produzione di farmaci salvavita e per il trattamento di molte patologie. Tornare a raccoglierlo con regolarità significa rispondere in maniera concreta ai bisogni della nostra comunità".
Necessario l'impegno di donatori regolari
A differenza della donazione di sangue intero, il plasma raccolto con la plasmaferesi è essenziale per la produzione di farmaci plasmaderivati, fondamentali nel trattamento di malattie ematologiche, neurologiche e immunodeficienze congenite. Il plasma non è sostituibile con alternative di sintesi: per garantire le cure a chi ne ha bisogno, è indispensabile l’impegno di donatori regolari. La possibilità di effettuare la plasmaferesi in sede, oltre a rendere più accessibile la donazione, rappresenta un passo importante per rafforzare la raccolta e sensibilizzare la comunità sull’importanza degli emoderivati.
Il significato della prima donazione di Valentina
La prima donazione di Valentina non è solo un gesto simbolico, ma il primo passo di un percorso che vuole riportare la plasmaferesi al centro della missione di Avis Legnano. L’obiettivo è chiaro: tornare ai livelli di raccolta pre-pandemia e offrire un contributo concreto al sistema sanitario.
«La generosità dei donatori è il cuore pulsante della nostra attività -ha concluso il presidente di Avis Legnano-. Grazie a loro possiamo guardare avanti con fiducia e dare risposte concrete a chi ha bisogno. Oggi ripartiamo da qui, ma vogliamo andare lontano».
Nella foto: la donatrice Valentina Zanato, al centro, assieme a Pierangelo Colavito - presidente Avis Legnano e alla dottoressa Irene Cuppari - primario del Servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale (Simt) dell’Ospedale di Legnano.