emergenza sanitaria

Asst Rhodense: rafforzato l'organico del Pronto soccorso

La carenza di medici è un fenomeno generalizzato, che non riguarda esclusivamente l’Asst Rhodense

Asst Rhodense: rafforzato l'organico del Pronto soccorso
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All'Asst Rhodense per garantire un funzionamento adeguato del Pronto Soccorso gli specialisti Oncologi e Gastroenterologi del P.O. di Rho affiancheranno i colleghi internisti nella gestione del PS.

Pronto soccorso: rafforzato l'organico

Negli ultimi anni, come noto, si è determinato a livello nazionale un aggravamento del fenomeno del sovraffollamento nei Pronto Soccorso (PS), largamente conosciuto nei sistemi sanitari avanzati, le cui cause come descritto in letteratura, sono molteplici: alcune legate a fattori esterni all’ospedale – come l’invecchiamento della popolazione, l’inappropriato ricorso al PS, la carenza di strutture territoriali alternative, ecc., – altre, invece, di natura interna.

Specialisti al lavoro

La carenza di medici è un fenomeno generalizzato, che non riguarda esclusivamente l’Asst Rhodense e che coinvolge diverse specialità, dalla Medicina d’Urgenza ad altri settori. L’ASST Rhodense negli ultimi anni, al fine di mantenere la piena operatività dei due DEA di I livello, si è avvalsa della collaborazione degli specialisti del Dipartimento di Medicina e Riabilitazione e del Dipartimento di Chirurgia. In questo momento particolarmente critico, gli specialisti Oncologi e Gastroenterologi del P.O. di Rho affiancheranno i colleghi internisti nella gestione del Pronto Soccorso, garantendo la continuità del servizio in qualità e sicurezza. La dedizione e la professionalità di questi professionisti ha già permesso all’ASST Rhodense di fronteggiare, anche nel periodo pandemico, un numero significativo di accessi.

Il contributo resta circoscritto alla situazione contingente e in misura tale da non limitare l’offerta specialistica,
sia ambulatoriale che di ricovero, all’interno del Presidio. Rimane attiva la ricerca, da parte dell’ASST, di personale da dedicare integralmente al Pronto Soccorso, sia attraverso l’emissione di avvisi e concorsi sia attraverso la collaborazione con le Scuole di Specialità per la formazione di nuovi professionisti.

Come mantenere questo standard

Al fine di ottimizzare il flusso dei pazienti dal Pronto Soccorso, garantendo l’adempimento dell’indicazione ministeriale secondo cui il tempo che intercorre fra l’accesso in Pronto Soccorso e il ricovero nelle aree di degenza sia inferiore alle 8 ore (DGR 6893/2022), l’ASST Rhodense ha già rivisto i percorsi interni per perseguire i seguenti obiettivi:

 ricostruire la filiera erogativa tra ospedale e territorio, alla luce del nuovo assetto aziendale delineato con la L.R.22/2021, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni di persone vulnerabili, a rischio di fragilità sanitaria, sociosanitaria o socio assistenziale, che necessitano di una presa in carico integrata;

 identificare precocemente in ambito ospedaliero il rischio di dimissione difficile;

 gestire appropriatamente i diversi bisogni del paziente in fase di dimissione con massimizzazione di
efficienza ed efficacia;

• coinvolgere precocemente il paziente e il caregiver, ai fini di un corretto utilizzo della rete dei servizi territoriali, attraverso appropriata informazione in merito alle diverse e specifiche tipologie di offerta;
• fornire un miglior servizio all’utente che sin dalla fase di ricovero intraprende un percorso di cura in grado di assicurare la continuità tra presa in carico sanitaria e sociale.

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