Aria pulita 7 giorni su 10, ma si cercano "nasi"
E' quanto emerge dai dati raccolti a Cuggiono nel corso del 2022. L'appello del sindaco: "Segnalate puzze e orari".
Com'è l'aria a Cuggiono?
Che aria si respira a Cuggiono? Ecco i risultati del monitoraggio
A dirlo sono i risultati del monitoraggio della qualità dell’aria effettuato nel 2022. Si tratta della rilevazione delle concentrazioni di PM10 e PM2,5, cioè polveri sottili presenti nell’aria, registrate dalle due centraline Wiseair installate sul territorio comunale: una in piazza della Vittoria a Cuggiono, l’altra in via al Ponte a Castelletto. Su base annuale la percentuale di giorni in cui l’aria è risultata pulita, senza impatto sulla salute dei cittadini, è stata pari al 75%; il mese con l’aria più pulita è stato maggio. Quello con l’aria più sporca è stato gennaio e a seguire marzo.
Più polveri sottili a Castelletto: un'anomalia che merita di essere approfondita
E’ stata registrata una concentrazione alta di polveri sottili a Castelletto a fine giugno, e in generale un’aria peggiore in frazione rispetto a Cuggiono, una situazione anomala che è stata messa sotto controllo per cercare di capire le ragioni di questo inquinamento.
A "sporcare" maggiormente l'aria che respiriamo è il riscaldamento
Elisa Salicona di Wiseair spiega:
"Analizzando le fonti emissive abbiamo rilevato che quelle più inquinanti sono il riscaldamento e la combustione residenziale quindi occorre lavorare su questo settore. In generale in inverno le concentrazioni di particolato aumentano anche per il fenomeno dell’inversione termica. Durante le stagioni fredde l’abbassamento delle temperature sfavorisce il rimescolamento delle polveri e il particolato tende ad accumularsi negli strati più bassi, da qui concentrazioni più alte di PM2,5".
L'appello del sindaco Cucchetti: "Segnalateci puzze e orari"
In generale l’aria che si respira a Cuggiono e Castelletto è buona, eccetto nei mesi invernali. Il sindaco Giovanni Cucchetti ha invitato i cittadini a segnalare gli odori anomali rilevati, indicando anche gli orari, perché ogni indicazione serve per costruire una mappa e cercare di capire quali possano essere le fonti emissive, e chiedere anche ad Arpa studi approfonditi sull’area in cui sono stati rilevati tali odori.
Nella foto di copertina: una stazione di rilevamento della qualità dell'aria