Ambiente

Area ripulita dai rifiuti abbandonati a Gaggiano

Ripulita l'area all'imbocco della SP162 Gaggiano/Cusago

Area ripulita dai rifiuti abbandonati a Gaggiano
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Operazione di pulizia dei rifiuti abbandonati. Un fenomeno che colpisce tutti i territori, gesti di inciviltà che ricadono, come costi, sull’intera comunità.

Intervenute le Sentinelle del Parco Sud

L'assessore all'Ambiente del Comune di Gaggiano Marzia Zucca, a nome dell'Amministrazione Comunale e dei cittadini, ringrazia le Sentinelle del Parco Sud che domenica scorsa hanno dedicato la mattina alla rimozione di rifiuti abbandonati nell'area all'imbocco della SP162 Gaggiano/Cusago.

«Nel contempo ringrazia anche il cittadino che ha rimosso i sacchi gettati nella roggia Gamberina da barbari che abitano le nostre zone – ha aggiunto l’assessore Zucca - In origine l'intervento delle Sentinelle era previsto proprio in zona cimitero, ma grande è stato lo stupore nel constatare che i sacchi non erano più lì. Queste azioni spontanee di cittadini singoli o di più persone che si associano allo scopo di proteggere e pulire il territorio e tutelare il nostro prezioso ambiente sono esempi positivi e un toccasana che bilancia le gesta spregevoli di incivili senza coscienza e ci mostra uno spirito del fare (il bene) che è da sostenere e diffondere».

Le misure per contrastare il fenomeno

Per quanto riguarda le contromisure per contrastare il fenomeno l’assessore afferma:

«L’Unione dei Fontanili ha acquisito telecamere e fototrappole che vengono usate dai Comuni facenti parte dell’Unione e che anche noi utilizziamo nei punti più sensibili, ma non sono né possono essere la soluzione perché non possiamo coprire ogni centimetro del nostro territorio e non sempre le foto-trappole, che comunque per normativa sulla privacy devono essere segnalate perdendo quindi un po’ il loro potenziale, danno esito positivo consentendo di identificare i malfattori. Resta che tutti gli abbandoni pesano sulle casse comunali e quindi dei cittadini, sia per gli interventi di pulizia (quando non vengono effettuati dai volontari) sia perché gli smaltimenti incrementano i costi di smaltimento e aumentano la percentuale di raccolta indifferenziata del Comune – prosegue - La mia opinione, che deriva dall’esperienza di questi anni, è che da soli i Comuni non ce la possono fare e che serve, soprattutto, un cambiamento culturale nell’approccio di ogni singolo individuo alla gestione dei propri rifiuti. La domanda che mi pongo è perché qualcuno considera le campagne, le rogge, gli angoli nascosti come un luogo dove smaltire i propri rifiuti, piccoli o grandi che siano? Perché dobbiamo vedere le strade costellate di piccoli sacchetti o grandi abbandoni? Io finora a queste domande non sono riuscita a dare risposta. Rimane quindi il lavoro di recupero, cercando di aumentare i controlli con le foto-trappole e la Polizia Locale, cercando e stimolando la collaborazione dei gruppi di volontari ed anche dei singoli cittadini».

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