sanità pubblica

Apertura Pronto soccorso Abbiategrasso durante la notte: lettera alla Moratti

Il Ps dell'ospedale Cantù avrebbe dovuto riapre durante le ore notturne ma al momento non sembrano esserci novità.

Apertura Pronto soccorso Abbiategrasso durante la notte: lettera alla Moratti
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Chiede chiarezza e tempi certi, il consigliere regionale Luigi Piccirillo, riguardo la riapertura durante le ore notturne dell'Ospedale Cantù di Abbiategrasso.

Pronto soccorso di Abbiategrasso ancora chiuso di notte

“Occorre far chiarezza sulla volontà di arrestare il processo di depotenziamento dell’Ospedale Cantù di Abbiategrasso, anche per giustificare i 30 milioni spesi alcuni anni fa per la sua ricostruzione” così affermLa il consigliere regionale Luigi Piccirillo, che venerdì 21 ottobre ha inviato una lettera all’assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti, per richiedere spiegazioni in merito allo slittamento della riapertura nelle ore notturne del servizio di Pronto soccorso. Le preoccupazioni manifestate dai cittadini riguardano inoltre le recenti dichiarazioni del Direttore Generale dell’ASST che giustificano la mancata assegnazione di nuovi fondi regionali con la presenza nella struttura di apparecchiature già moderne e adeguate.

Le parole di Piccirillo

“I cittadini meritano risposte chiare su un servizio fondamentale che da troppo tempo ormai è stato sospeso – continua il consigliere Luigi Piccirillo - e che genera preoccupazione per la salvaguardia della salute degli abitanti del territorio, con un bacino di circa 80 mila persone. Il consiglio regionale ha già deliberato sulla necessità di riattivare il servizio per la sicurezza dei pazienti, ora occorrono risposte chiare su quando questo verrà effettivamente fatto, oltre che sulle intenzioni di mantenere e potenziare i servizi attualmente presenti. A tal proposito ho richiesto all’assessore regionale se rimane ferma la volontà di continuare a investire per dotare la struttura di apparecchiature adeguate al servizio richiesto, o se anche la Giunta regionale ritenga non sia necessario come riferito dal direttore generale di Asst”.

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