PER CHIEDERE L'APPROVAZIONE DEGLI ATTESI DECRETI ATTUATIVI E APP

"Andiamo in giro col defibrillatore in auto per salvare vite dall'arresto cardiaco"

L'annuncio questa mattina durante l'incontro-conferenze al Castello di Legnano. Durante l'evento donato il dae alla Protezione Civile di Legnano e il racconto dell'influencer Davide Patron salvato dalla morte: "Grazie, siete degli angeli"

"Andiamo in giro col defibrillatore in auto per salvare vite dall'arresto cardiaco"
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"Andiamo in giro col defibrillatore in auto per salvare vite dall'arresto cardiaco": l'annuncio dei 20 volontari dell'Associazione Sessantamilavitedasalvare, a Legnano e per l'Altomilanese, per chiedere l'attuazione dei decreti attuativi fermi dal 2021.

"Andiamo in giro col defibrillatore per salvare vite"

"Andiamo in giro col defibrillatore in auto per salvare vite dall'arresto cardiaco". Questo l'annuncio dei 20 volontari dell'Associazione Sessantamilavitedasalvare per chiedere al Governo (e sollecitare tutte le istituzioni) l'attuazione dei decreti attuativi della legge 116 del 2021 per permettere l'utilizzo dei defibrillatori da parte di tutti e con un'apposita App che permettere a chi l'ha scaricata di essere informato dei malori e così intervenire. L'annuncio è arrivato nella mattinata di oggi, sabato 15 marzo 2025, al Castello di Legnano in occasione di un incontro-conferenza per fare il punto sulla cardioprotezione del territorio e cosa fare per migliorarla ancora, alla presenza dei sindaci dell'Altomilanese.

"Il defibrillatore è uno strumento semplice, ormai sempre più efficiente e performante - ha ricordato il presidente dell'associazione Mirco Jurinovich - E' dotato di semplici comandi vocali ed effettua da solo l'analisi del ritmo cardiaco ed eroga la scossa solo se necessario. E' uno strumento che può essere utilizzato da tutti ma mancano ancora i decreti attuativi per permetterlo".

Jurinovich snocciola numeri e nozioni importanti:

"In Lombardia, grazie alle donazioni di privati e volontari, vi sono quasi 20mila Dae ma, come emerso dai dati del 2023, il loro utilizzo è diminuito e questo è sconcertante. Per invertire questa tendenza serve l'attivazione di un sistema che permetta a chi è vicino a chi accusa il malore di poter intervenire: per questo stiamo attendendo che venga dato l'ok all'utilizzo dell'App specifica, prevista proprio dalla legge 116, ma per la quale non sono stati ancora emessi i decreti attuativi. Stiamo quindi aspettando da 3 anni e la gente continua a morire. Ricordiamo, infatti, che in caso di arresto cardiaco fa la differenza intervenire entro i primi 5 minuti dal malore: questo permette di aumentare la possibilità di sopravvivenza fino al 70%. Purtroppo i mezzi del 118, anche nel migliore dei casi, non riescono mai ad arrivare entro questo lasso di tempo. L'arresto cardiaco può colpire chiunque, a qualsiasi età. E' quindi importante e fondamentale che si approvino al più presto questi decreti attuativi. La App la sta già usando, dal 2017, la regione Emilia Romagna e l'ha messa a disposizione delle altre regioni, ma senza riscontro. A oggi l'App è utilizzata anche dalla Valle d'Aosta e dal Friuli Venezia Giulia". E ancora: "Ogni giorno, grazie ai dae, viene salvata una persona. Da quando, negli impianti sportivi, i dae sono diventati obbligatori, la sopravvivenza dall'arresto cardiaco in queste strutture è salita fino a oltre l'88%. E allora ci chiediamo perchè deve funzionare nelle strutture sportive e non anche all'esterno".

Il nuovo progetto dei volontari

Così, per chiedere a gran voce la svolta che si attende da 3 anni, l'associazione ha annunciato il suo nuovo progetto:

"Servono persone sul posto che intervengano in caso di arresto cardiaco perchè, come detto, i mezzi del 118 non riescono ad arrivare purtroppo mai entro i primi 5 minuti dal malore - ha ribadito Jurinovich - Serve quindi aumentare la dotazione di dea sul territorio così come ognuno di noi e le istituzioni devono fare di più. Ecco quindi la nostra nuova iniziativa: grazie al contributo della Fondazione Banca di Lombardia, da oggi metteremo in campo i nostri 20 volontari: avranno il dae in auto, pronti a intervenire. Si tratta di persone che vivono nell'Altomilanese, ovviamente potranno farlo nelle aree dei loro spostamenti e vedremo di implementare ancora di più questa rete: ognuno di loro terrà un defibrillatore in auto e potrà intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco. Un'iniziativa che vuole spingere le istituzioni  a chiedere l'approvazione dei decreti attuativi e l'introduzione della famosa App".

E sempre Jurinovich: "Questa nostra rete può essere ampliata alle Forze dell'ordine, che sono dotate di dae nelle loro vetture di servizio, così come alla Protezione civile, alla Croce Rossa e Croce Bianca: le potenzialità sono enormi".

L'impegno della politica locale

Presenti all'incontro il sindaco di Canegrate e Presidente del Patto dei sindaci dell'Altomilanese Matteo Modica, il sindaco di Cerro Maggiore e consigliere regionale Anci Nuccia Berra, il sindaco di Vanzaghello Arconte Gatti e il vicesindaco di Legnano Anna Pavan.

"Ho avviato un confronto con tutti i sindaci del Patto perchè servono passi in avanti ulteriori sul fronte della cardioprotezione - ha dichiarato Modica - Il cittadino deve essere informato e partecipe di come poter salvare una vita. Per questo come Patto dei sindaci faremo un Ordine del giorno per chiedere di velocizzare l'attivazione dei decreti legge e si possa disporre dell'App, affinchè la rete di cardioprotezione sia completa. Su questo ho la totale condivisione da parte di tutti i sindaci".

Il dae in dono alla Protezione civile

Durante l'incontro è stato poi donato un defibrillatore (nell'ambito di una campagna di sensibilizzazione promossa dall'azienda Emd 112) alla Protezione civile di Legnano, strumento consegnato nelle mani del presidente Giuliano Prandoni: "Ne siamo onorati" ha ricordato quest'ultimo, che ha sottolineato come il gruppo lavori sempre in mezzo alla gente con tantissime manifestazioni (tra le quali il Palio di Legnano e il RugbySound).

Il messaggio di Davide Patron

Toccante e incisivo il messaggio video arrivato da Davide Patron, influencer noto per le sue lezioni di inglese sui social e che nel maggio 2024 è stato colpito da arresto cardiaco su un treno a Londra (e testimonial dell'azienda Emd 112): a salvarlo sono state alcune persone prontamente intervenute e il dae installato in quella stazione. Lui ad aver ricordato l'importanza della diffusione dei dae come "senza angeli come voi, non sarei qui". E Patron ha aggiunto: "Quello donato alla Protezione civile di Legnano è il primo di tanti dae che consegneremo in tutta Italia per diffondere la cardioprotezione".

Il racconto di Giorgio Piccioni

Presente anche Giorgio Piccioni, ex presidente del Gruppo Alpini di Legnano e oggi dell'Associarma: "Dodici anni fa sono stato vittima di un arresto cardiaco, a salvarmi sono stati due ex colleghi volontari della Croce rossa che mi hanno tenuto in vita fino all'arrivo del 118 - ha ricordato - E' quanto mai indispensabile aumentare la presenza dei dae sui territori".

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