Ampliamento di Malpensa: il secco no dei Comuni del milanese
La fascia di Comuni dell'Alto Milanese interessata dalle rotte di atterraggio e partenza dei voli chiede un ridimensionamento del progetto.
Sono pronti a chiedere il prossimo 11 aprile 2022 lo stop al progetto di espansione a sud di Malpensa i sindaci dei Comuni di Castano Primo, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo e Vanzaghello.
La previsione di espansione entro il 2035
Si incontreranno il prossimo lunedì i sindaci dell'alto milanese e Regione Lombardia per discutere del progetto di espansione di Malpensa entro il 2035. Un momento di confronto dove i sindaci diranno la loro chiedendo uno stop all'espansione verso sud del progetto.
"E’ notizia di queste ore che a breve riceveremo la convocazione ufficiale per lunedì 11 aprile al fine di incontrare Regione Lombardia e Sea sul Masterplan di Malpensa 2035, attualmente all’esame della Commissione Ministeriale per l’espressione di parere - hanno affermato in modo unanime i sindaci dei comuni di Castano Primo, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo e Vanzaghello - Ricordiamo che sui Comuni di Castano Primo, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo e Vanzaghello insistono tutte le rotte in atterraggio verso l’aeroporto e in particolare di notte anche i decolli del cargo. L’impatto sui nostri Comuni pertanto non è di secondo piano.
Verrà segnalata l'importanza della brughiera e della presenza di un traffico aereo già molto intenso sul territorio:
"Sarà l’occasione per illustrare le osservazioni congiunte al Masterplan presentate lo scorso dicembre dai nostri 5 Comuni, che vertono essenzialmente su tre punti: La salvaguardia della Brughiera nella sua interezza, habitat unico del sud Europa, che se compromesso genererebbe una infrazione comunitaria, e la cui cura era già addirittura parte delle compensazioni Sea previste da Malpensa 2000. La limitazione almeno dei voli cargo notturni, a maggior ragione in previsione di un più che raddoppiato traffico merci su Malpensa da qui al 2035 che creerebbe sicuramente delle difficoltà ulteriori ai nostri cittadini. Il nostro parere negativo all’espansione dell’aeroporto verso sud, e quindi verso i nostri Comuni, al di fuori dell’attuale sedime aeroportuale".
L'espansione dei capannoni cargo nella brughiera
Regione Lombardia, Sea ed Enac hanno appena incontrato in separata sede i sindaci della Provincia di Varese e sembrerebbe sia stato presentato un documento che contempla ancora la costruzione dei capannoni cargo nella brughiera.
"Qualora si verificasse da qui al 2035 la previsione di espansione del cargo oltre il 100% del volume già attualmente possibile con costruzioni all’interno dell’attuale confine aeroportuale, Sea sosterrebbe la necessità dell’espansione a sud sulla brughiera, argomentando l’impossibilità di costruire i capannoni nell’area attualmente libera a sud-ovest e all’interno dell’aeroporto, citando un vincolo posto da Enav per la eventuale futura costruzione della famosa Terza Pista che in passato ha incontrato una fermissima opposizione del territorio tutto. E’ su queste argomentazioni che i nostri Comuni si presenteranno all’incontro di lunedì con l’unico obiettivo di difendere come abbiamo sempre fatto , il nostro territorio ed i nostri cittadini. Chiederemo inoltre nelle prossime ore un incontro congiunto al Parco del Ticino ed a tutti i Comuni del CUV poiché riteniamo che si tratti di una questione di territorio da affrontare ed attenzionare con l’intervento e le sensibilità di tutti".