La storia

"Amici di Ale" per sostenere i bimbi malati

Dopo tanti mesi di buio la famiglia di Ale vuole restituire il bene ricevuto e contribuire ad aiutare chi affronta questa terribile situazione

"Amici di Ale" per sostenere i bimbi malati
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È partita da Cornaredo la raccolta fondi intitolata «Amici di Ale», organizzata per sostenere le famiglie che affrontano l’immensa prova della malattia del proprio figlio e che ha già raccolto circa 12mila euro.

Raccolta fondi

Ale è Alessandro, bimbo cornaredese di 4 anni a cui un anno fa è stata riscontrata una grave malattia.
Da giugno 2021, Alessandro e la sua famiglia hanno iniziato un percorso che ha sottoposto il piccolo a prove durissime, affrontate insieme al papà Matteo Corfiati e alla mamma Ornella, maestra della scuola primaria di Cornaredo.
Alessandro e i suoi genitori hanno trascorso gli otto mesi successivi al giugno 2021 all’istituto «La nostra famiglia» di Bosisio Parini, in provincia di Lecco, che organizza il servizio Residenziale Terapeutico Riabilitativo per Minori e dove, sostenuto da mamma e papà, Ale ha iniziato il complesso percorso. A febbraio 2022, dopo otto mesi «reclusi» nella struttura, i passi in avanti compiuti da Alessandro hanno permesso le dimissioni e il ritorno a casa (pur dovendo tutti i giorni recarsi in istituto per le terapie).

Luce di speranza

Dopo il periodo più buio, per mamma e papà è tornata a brillare una luce di speranza, e Ale a settembre potrà finalmente andare all’asilo, e allo stesso tempo porterà avanti il percorso terapeutico che sarà ancora molto lungo.
Ciò che Matteo e Ornella hanno vissuto e visto in questi mesi passati a diretto contatto con le famiglie dei bambini ospitati a Bosisio li ha spinti a promuovere la raccolta fondi dal nome Amici di Ale.
«Abbiamo iniziato a pensarci circa un anno fa, quando eravamo ancora in ospedale - racconta papà Matteo -. Si chiama "Amici di Ale" perché è destinata a bambini che hanno sofferto come e più di lui. Lui ne ha conosciuti tanti e per molto tempo sono stati i suoi unici amici (per via del Covid, durante gli otto mesi di degenza, non abbiamo potuto incontrare nessuno). Metà di quanto ricavato con la raccolta andrà alla CasaBambini dell'associazione CasAmica (www.casamica.it/casa-dei-bambini) e metà a una famiglia che abbiamo conosciuto nel corso della permanenza a Bosisio e che sta attraversando una fase delicatissima e molto difficile. Situazioni come quella che stiamo vivendo aumentano inevitabilmente la sensibilità verso certi temi e la percezione della sofferenza di chi è costretto ad affrontare le malattie gravi. È importante dare un contributo (la cifra poco importa: sono soldi che prima non c'erano, ora sì e domani serviranno), diffondere il messaggio ma anche semplicemente fermarsi a pensare un attimo a chi vive negli incubi, esattamente com'è capitato a noi: in questo periodo storico c'è un individualismo molto forte - per certi versi forse inevitabile per via della pandemia e della situazione economica - e quindi in ogni caso ci piace credere che anche riuscire e far riflettere qualcuno sulle condizioni di chi è meno fortunato sia anche quello un ottimo risultato. In fondo, di fatto, ogni tanto penso che se Alessandro non fosse stato male non avremmo avuto l'idea di raccogliere fondi per aiutare chi è in difficoltà, o magari vive una tragedia e non vede la fine del tunnel. Abbiamo incontrato tante persone meravigliose e cercare di dare una mano è quindi anche un modo per restituire un po' di quello che abbiamo ricevuto a livello umano. In un altro modo e in minima parte, perché non sarà mai abbastanza».

"Genitori che non mollano"

Alessandro a poco a poco compie importanti passi in avanti, ma Matteo e Ornella sanno e non dimenticano che per molti altri genitori la speranza dei miglioramenti è un miraggio. E proprio a loro vogliono offrire il proprio sostegno, aiutandoli a coprire le enormi spese che famiglie in queste situazioni si trovano ad affrontare, chi perché ha dovuto abbandonare il proprio posto di lavoro, chi perché si è dovuto trasferire per stare vicino al proprio figlio.
«Nel suo percorso Alessandro ha incontrato e sta incontrando tanti altri bambini che, come lui, da un giorno all'altro e per motivi diversi sono stati catapultati in un'altra vita. Fatta di operazioni chirurgiche, ospedali, terapie. Fatta di paura e speranza. Fatta di genitori che non mollano, esattamente come loro - spiega Matteo nel testo della raccolta fondi - Sono tutti amici di Alessandro. Amici come quel bambino che un anno fa è annegato in un fiume ma che poi al fiume è stato strappato, è stato rianimato e da allora cerca di tornare a parlare, a muoversi, a sorridere. Amici come tutti quei bimbi che trovano ospitalità e conforto con le loro famiglie presso la Casa Bambini di Milano, gestita dall'Associazione CasAmica, che accoglie dall’Italia e dall’estero pazienti pediatrici dell'Istituto Neurologico Besta e dell'Istituto Nazionale dei tumori. Alessandro darà loro una mano e chiede un contributo per raccogliere una cifra che devolverà poi tra loro in parti uguali. È possibile farlo versando una somma, qualsiasi somma, o anche solo condividendo il link alla donazione. Perché capita sempre agli altri finché non siamo noi. Io gestirò i fondi raccolti e li invierò a CasAmica al di fuori di GoFundMe. Chiunque, in qualsiasi momento, potrà contattarmi per sapere come verranno impiegate le risorse raccolte. Grazie. Grazie davvero».

 

Al seguente link la campagna promossa da Matteo Corfati

https://www.gofundme.com/f/amici-di-ale 

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