AVVERTIMENTO

Allarme ludopatia: "Sale slot non regolamentate e fenomeno diffuso"

La denuncia del sindacalista Manno: "I bar che possiedono slot machine sono tutti a meno di 500 metri dai luoghi di culto e dalle strutture che operano nel sociale"

Allarme ludopatia: "Sale slot non regolamentate e fenomeno diffuso"
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Sale slot non regolamentate e una ludopatia sempre più diffusa: per il sindacalista Marcello Manno il gioco d’azzardo e le sue conseguenze negative sono un problema radicato nella comunità di Busto Garolfo.

L'avvertimento di Manno

«I bar che possiedono slot machine sono tutti a meno di 500 metri dai luoghi di culto e dalle strutture che operano nel sociale (la normativa regionale prevede dal 2014 che sia questa la distanza minima dalle aree sensibili per la collocazione di tali apparecchi) e questo, oltre all’assenza di vigilanza da parte del Comune, non può essere tollerato - ha affermato il segretario di Apli-Associazione popolare lavoratori italiani - E soprattutto, abbiamo cittadini che a causa della ludopatia sono alla fame, stiamo parlando di circa un 15% di persone che abitano in alloggi popolari che hanno arretrati di affitto per 20mila euro e alcuni che rubano o vivono una vita infernale in casa perché non arrivano a fine mese. Vengono da noi e vanno anche ai Servizi sociali del Comune, ma forse ci si dovrebbe chiedere perché gente che ha uno stipendio di 1.500/1.800 euro mensili si ritrova senza soldi già nei primi dieci giorni del mese. Li mandano da noi per fare l'Isee e cercare di far avere loro dei sussidi, ma queste sono persone malate, hanno bisogno di aiuto".

L'iniziativa del sindacalista

"Io ho già attivato una richiesta con degli psicologi e con la Comunità San Patrignano: in pratica, io ricevo gratuitamente nel mio ufficio le persone che so che hanno veramente bisogno, do loro dei sussidi per potersi mantenere per un brevissimo periodo, mentre i nostri psicologi convenzionati con gratuito patrocinio valutano, previo un colloquio, se si può agire direttamente o tramite la struttura di San Patrignano. In questo secondo caso i pazienti vengono convocati in Comunità a Coriano, in provincia di Rimini, e vengono presi in custodia per un mese di prova. Se, passato il mese, non vogliono andarsene, proseguono lì la terapia, altrimenti sono liberi di ritornare alla loro vita, ma non saranno più seguiti da noi e dovranno intraprendere un percorso direttamente con gli enti predisposti all'accoglienza. Chiediamo al sindaco e a tutta l'Amministrazione di intervenire con una circolare che limiti l'utilizzo delle slot machine in orari ridottissimi e che si valutino le licenze. Altresì, chiediamo che ci sia più vigilanza da parte della Polizia Locale, perché in quei bar entrano anche minori e non sono salvaguardati".

L'attività dell'Amministrazione e gli auspici per il futuro

"L’Amministrazione comunale, interpellata sul tema, comunica che il numero di richieste d’aiuto da parte di cittadini, o di loro parenti, che soffrono di ludopatie, negli anni, è restato sempre molto ridotto - ha aggiunto -. I dati ufficiali, prodotti dall’Agenzia delle Dogane e volti a misurare il volume delle giocate avvenute sul territorio comunale, restituiscono un quadro in linea con i Comuni del Legnanese. Consapevole, però, della peculiarità della patologia, che spesso resta «sommersa» (il gioco d’azzardo patologico è una vera e propria dipendenza, anche se non caratterizzata da strumenti di rilevazione oggettivi, che invece esistono per monitorare situazioni di tossicodipendenza o alcolismo), l’Amministrazione ha utilizzato gli strumenti messi a disposizione dal Piano di Zona per favorire contenimento e prevenzione consapevole. Negli anni, infatti, Busto Garolfo è stata coinvolta nelle attività di Ambito finalizzate al contrasto del gioco d’azzardo patologico (sportelli d’ascolto, raccolta dati, attività di prevenzione) e, tramite la neonata Commissione Antimafia e Legalità, ha la ferma intenzione di potenziare, in tempi brevissimi, tutto l’impianto volto al contrasto delle ludopatie (percorsi di formazione nelle scuole, nuovo regolamento territoriale, iniziative a sostegno delle attività commerciali ‘no-slot’, potenziamento dell’informativa sugli sportelli di supporto, proposta di nuove percorsi di sensibilizzazione rispetto al problema)".

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