All’Annunciata gli ospiti ucraini festeggiano due ricorrenze
Due ricorrenze lontane dalla patria per 30 ucraini
Il gruppo di persone ucraine ospitate presso l’ex convento dell’Annunciata di Abbiategrasso per il tramite di Cooperativa Lule ha festeggiato una duplice ricorrenza
Una festa lontano dai parenti per la guerra
Il gruppo di persone Ucraine ospitate presso l’ex convento de l’Annunciata di Abbiategrasso per il tramite di Cooperativa Lule (in collaborazione con gli Enti Istituzionali preposti), per l’importanza che attribuisce alle due importanti ricorrenze nazionali del 23 agosto (Giorno della Bandiera nazionale dell’Ucraina - l'interpretazione comune, il colore blu simboleggia un cielo sereno e il giallo campi di grano maturo) e del 24 (Giorno dell’Indipendenza) ha sentito il desiderio di redigere un pensiero accompagnato da una poesia scritta per l’occasione da Olga Mykytchuk , ospite del Cas, per ringraziare gli sforzi e il sostegno che la comunità abbiatense ha fornito in questi mesi.
Mercoledì presso gli spazi dell’Ex Convento di Bià, si è tenuta una celebrazione organizzata in forma privata che ha visto partecipare, accanto ai 30 ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria, anche i familiari e gli amici ucraini già residenti o ospiti della Città di Abbiategrasso.
«Il 24 febbraio 2022 la guerra è arrivata a casa nostra. Con l'inizio delle ostilità sul territorio ucraino, più di otto milioni di persone hanno lasciato le loro case e sono migrate all'estero trovando rifugio temporaneo per le proprie famiglie anche in Italia, un Paese che non è rimasto indifferente al nostro immenso dolore – ha spiegato la Comunità Ucraina di Abbiategrasso - Qui i nostri figli sono nutriti, possono continuare gli studi nelle istituzioni educative, hanno un cielo sereno sopra le loro teste e la speranza di un futuro. Lontani dalla nostra Patria, non abbiamo voluto rinunciare a festeggiare due ricorrenze importanti della nostra Storia come lo sono il 23 e il 24 agosto rispettivamente Giorno della Bandiera Nazionale e Giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina».
In chiusura un pensiero rivolto verso i cari rimasti in terra ucraina in questi mesi difficili.
«Oggi, le nostre anime sono tristi e piene di dolore e pensieri per i nostri cari lontani rimasti a lottare, i nostri occhi hanno perso il sorriso e cercano disperatamente sui giornali, sui social e ogni dove una sola notizia piena di speranza: La guerra è finita - proseguono - Abbiamo potuto festeggiare la nostra festa grazie a Cooperativa Lule e abbiamo la possibilità di intrecciare il nostro grande dolore, al colore blu e giallo; il nostro sorriso perso insieme con la gioia di vivere e di vedere i nostri figli salvi; la nostra speranza, la nostra infinita speranza attraverso le canzoni, i balli e le bellissime tradizioni ucraine. Un enorme inchino di gratitudine da tutti noi!».
Ecco la poesia di Olga Mykytchuk
Ucraina è la mia sorgente materna
Ed io sono la figlia della tua terra, della tua acqua
E il mio sorriso e nato dal tuo sole,
così felice e desiderosa di te, cara mammina
Ma ora - molto triste nella mia Ucraina.
Non so che fare adesso
lontana dal battito del tuo cuore,
ma molto vicina al tuo dolore.
I figli crescono orfani
in una terra straniera
e l’anima si sbatte, si sbriciola, si spezza e cerca disperatamente
di riaverti, di sentire di nuovo il tuo respiro
di gioia e di felicità.
Una mamma aspetta un figlio da Yasir
E prega Dio di sbarazzarla dai cattivi pensieri.
Voi spiriti maligni, volate via da noi!!
Non vi vogliamo più!
Ci serve solo il tempo
Per dimenticare questo dolore
Per dimenticare questa paura.
Vogliamo tornare a casa, alla pace,
vogliamo ritornare da noi
al nostro nido natale, ai nostri vecchi passi.
Per essere di nuovo
felici come prima
nella nostra amata terra
UCRAINA.