Alla festa di Sant’Agata cena per 50 donne

Le parrocchie di Garbagnate Milanese hanno riunito le signore residenti in città per la ricorrenza di Sant’Agata che simboleggia da secoli la resilienza delle donne.

La tradizione

L’antica festa che celebra la forza e la resistenza tipica femminile e nel tempo è diventata la festa della donne. Una ricorrenza che si celebra soprattutto in Sicilia e in particolare nel paese di Sant’Agata di Militello e meno nel resto di Italia. A Garbagnate sono stati organizzate sabato 8 febbraio due cene per sole donne nelle frazioni di Santa Maria Rossa e Bariana. Qui al nord la festa è un pretesto per fare incontrare tutte le donne e chiudere la porte agli uomini. La cena più affollata si è tenuta nel salone-teatro dell’oratorio San Carlo di Bariana in via Stelvio, l’altra si è apparecchiata nell’oratorio di via Pasubio a Santa Maria Rossa. Antipasto, pennette alla boscaiola, arrosto con patate, frutta e dolce. A Bariana perfino le cuoche erano tutte donne, collaboratrici abituali della parrocchia di San Giuseppe Artigiano della frazione. Ben 25 le commensali disposte su un grande tavolo a ferro di cavallo. Altrettanti 25 a Santa Maria Rossa. Di cosa si è parlato a tavola? Segreti di donne ma si è riflettuto sulla circostanza che la chiesa, con le sue iniziative invernali, riesce a rinverdire le tradizioni aggregando persone anche nelle sere piovose.

Sant’Agata simbolo di forza e resistenza

Sant'Agata è una delle figure più venerate della cristianità, tanto che il suo nome viene ricordato persino durante la celebrazione eucaristica nel Canone Romano. La sua festa viene celebrata il 5 febbraio, giorno del suo martirio avvenuto nel 251 d.c. La giovane martire è diventata un simbolo di forza e resistenza grazie alla storia della sua breve vita.