San Vittore Olona

"Aiutateci a costruire un pozzo d'acqua potabile per i bimbi di strada"

Ecco il nuovo progetto quaresimale lanciato da don Alain Youssoufa, sacerdote del Camerun attivo da anni in paese

"Aiutateci a costruire un pozzo d'acqua potabile per i bimbi di strada"
Pubblicato:

Costruire un pozzo di acqua potabile per i bambini del Camerun: è l'iniziativa quaresimale proposta da don Alain Youssoufa di San Vittore Olona.

Pozzo d'acqua potabile per i piccoli africani

"Aiutateci e realizzare una trivellazione per un pozzo d’acqua a favore dei bambini di strada". La richiesta, che si è trasformata in iniziativa, è quella che arriva da don Alain Youssoufa, sacerdote originario del Camerun da anni attivo in paese. Un’iniziativa che si chiama "Point de vue»" diventata iniziativa della Quaresima, e che va incontro alle necessità dei bimbi della Diocesi camerunense di Ngaoundèrè.
"L’anno scorso siamo stati impegnati con la vendita dei Rosari realizzati dai bambini di strada del centro di accoglienza della Diocesi tenuto da suor Isabelle Siwa, con fondi raccolti che hanno aiutato quei piccoli per la loro alimentazione quotidiana e per le medicine e cure sanitarie, alcuni bambini hanno potuto anche tornare a scuola - racconta don Alain - Quest’anno il centro dei bambini di strada ha espresso il desiderio di avere un punto d’acqua per la loro autonomia".

Il progetto

"La società dello Stato che distribuisce l’acqua nel paese non è così stabile nel senso che ogni tanto ci sono interruzioni nella distribuzione di acqua nella città - prosegue don Alain - A volte, per qualche giorno oppure anche per una settimana, non c’è acqua e questo non favorisce una gestione efficace del centro. Quando non c’è l’acqua i bambini per bere, cucinare, fare la doccia o lavare i piatti o i loro vestiti, devono andare fino alla cattedrale usando i secchi per cercare l’acqua. Malgrado tutto, le bollette che arrivano sono alte, nonostante i disservizi"
Da qui l’idea: "L’obiettivo del progetto è realizzare una trivellazione per un pozzo d’acqua che può funzionare con l’energia solare - prosegue il don - L’acqua potabile è la vita e chi ce l’ha a disposizione ha la garanzia di evitare alcune malattie come la febbre tifoide o la dissenteria. Con acqua di buona qualità, il centro sarà autonomo e si potrà ridurre la possibilità di contrarre malattie. E coi pannelli solari le bollette di prima non ci saranno più". Per dare il proprio contributo (fino a Pasqua) vi sono le cassette in chiesa parrocchiale oppure ci si può rivolgere alla segreteria parrocchiale.

Seguici sui nostri canali