Atmosfere natalizie

Ad Albairate un presepe a dimensione naturale

Un modo per trasmettere le tradizioni religiose e storico-culturali

Ad Albairate un presepe a dimensione naturale
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Si chiamano presepisti e costruiscono ad Albairate un presepe a grandezza naturale. Sono dei volontari che arricchiscono il cortile della chiesa San Giorgio del paese con un vero e proprio villaggio di Natale, che sarà pronto per la sera della Vigilia e che va a completare il presepe allestito all’interno della chiesa.

Un gruppo di volontari

«Siamo un gruppo di presepisti che si trova nel periodo natalizio per realizzare il nostro villaggio natalizio – spiega Marco Carera - e quest'anno si troveranno delle nuove sorprese. Ci saranno molti più animali, è stato cambiato il giro del percorso per i visitatori, è stato realizzato proprio un percorso diverso dagli anni passati e ci saranno nuove sorprese. Sono stati trovati degli artigiani e dei commercianti di Albairate che ci forniscono del formaggio e dell'affettato da poter distribuire alla nostra collettività. Così noi cerchiamo di portare l'atmosfera natalizia in tutti i sensi, perché la collettività di Albairate ci sostiene parecchio come gruppo, sia con le offerte che con il materiale e con tutto ciò che consente di realizzare questo presepe a grandezza naturale».

Dal 1984 in azione

Ben più di un’installazione quindi, che ogni anno viene montata e poi smontata, con materiale sempre riciclato. «I presepisti» che si adoperano dal lontano 1984, hanno trovato un modo per celebrare il Natale ma anche per trasmettere le tradizioni religiose e storico-culturali. La corte della chiesa parrocchiale è infatti ricca di tutti quegli elementi che fino a qualche decennio fa rappresentavano appieno il mondo agricolo lo Magentino-Abbiatense, come spiega anche la figura storica dei presepisti, Lino Reinoldi:

«Sono uno dei fondatori di questo gruppo del presepe. Abbiamo iniziato nel 1984 in una chiesettina in paese e poi nel corso degli anni ci siamo spostati fino ad arrivare a costruire nel cortile della chiesa parrocchiale. Abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio. La gente è rimasta abbastanza soddisfatta e a quel punto ho trovato questi ragazzi che inizialmente partecipavano come comparse sul presepe, poi dopo, piano piano, seguendo ciò che avevo iniziato io, sono riusciti a fare di più e probabilmente sono loro che costruiscono perché io ormai posso anche solo dare una mano».

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