Scuola

Ad Abbiategrasso nasce il “Comitato genitori 27 ore”

Per manifestare lo scetticismo sulla proposta di rimodulazione dell’orario scolastico nelle scuole primarie pubbliche

Ad Abbiategrasso nasce il  “Comitato genitori 27 ore”
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L’inizio del nuovo anno per molte famiglie coincide con il passaggio ad un diverso grado all’interno del percorso scolastico: per questo motivo, a dicembre si sono susseguiti gli open day, che hanno interessato anche le scuole pubbliche della città. Con particolare riferimento alla Primaria sono emerse alcune novità. In particolare, rispetto al plesso Umberto e Margherita di Savoia - afferente all’istituto comprensivo Palestro - a partire dall’anno scolastico 2025-2026 verrà sperimentato il modulo delle 27 ore, già introdotto e collaudato nella scuola Aldo Moro e l’ic Terzani di Abbiategrasso.

Una scelta ponderata, in aggiunta alla già consolidata proposta del tempo pieno, che si auspica possa ulteriormente intercettare l’esigenza delle famiglie. L’introduzione dell’orario ridotto prevede per gli iscritti al post 27 ore di classe prima ,due rientri pomeridiani. Dall'anno scolastico 25/26 resteranno in essere i tre rientri solo per gli utenti dalle classi II in avanti fino alla conclusione del loro ciclo scolastico.

“Questa soluzione è frutto di una concertazione con le dirigenze di tutte e tre le scuole – chiarisce l’assessore ai Servizi Scolastici Marina Baietta – e deve tenere conto di un necessario contenimento della spesa da parte dell’ente comunale al quale è in capo la gestione di questo servizio dedicato e particolarmente impegnativo per la doverosa assistenza alla disabilità ed al conseguente reperimento di personale qualificato in un servizio che prevede l'impiego per poche ore".

 

Il “Comitato genitori 27 ore”

Una scelta non condivisa da tutti. Per questo motivo è nato il “Comitato genitori 27 ore” che ha manifestato il suo disappunto su questa rimodulazione dell’orario, facendo alcune osservazioni :

“Vogliamo esprimere le nostre preoccupazioni e il nostro disappunto in merito alla proposta di rimodulazione dell’orario scolastico delle 27 ore settimanali nelle scuole primarie di Abbiategrasso. Siamo un gruppo di cittadini e genitori direttamente coinvolti e riteniamo che tale cambiamento possa comportare gravi difficoltà per molte famiglie e compromettere il benessere dei nostri bambini – si legge nella nota del neo Comitato - L’attuale struttura dell’orario delle 27 ore rappresenta per molte famiglie un equilibrio funzionale che tiene conto delle esigenze educative dei bambini e della complessità delle organizzazioni lavorative e familiari. La rimodulazione proposta, che comporterebbe un’uscita per tre giorni alla settimana alle ore 13.30 e soprattutto un pomeriggio in meno a scuola, rischia di generare grossi problemi organizzativi, soprattutto per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. L’assenza di un pomeriggio scolastico obbligherebbe infatti molte famiglie a trovare soluzioni alternative, con un notevole aumento e dispendio di costi e di sforzi logistici. Inoltre, desideriamo sottolineare che la proposta di rimodulazione non è mai stata pubblicizzata dal Comune e la quasi totalità dei genitori ne è venuta a conoscenza solo durante gli open day delle scuole a fine dicembre. Questo ha lasciato le famiglie prive di un tempo congruo per riorganizzarsi e affrontare il cambiamento. Considerando che il servizio delle 27 ore è attivo da molti anni, nessuno poteva prevedere questo taglio improvviso. Riteniamo che sarebbe stato opportuno coinvolgere le famiglie in un processo di consultazione preventiva, permettendo loro di prepararsi adeguatamente alle nuove condizioni. Da quanto abbiamo appreso, il vero nodo della questione sembra riguardare la copertura dell’orario mensa. In altre scuole vicine ad Abbiategrasso, si è trovata una soluzione coinvolgendo le maestre per la supervisione durante la mensa, permettendo così di mantenere invariato l’orario scolastico. Riteniamo che questa iniziativa potrebbe essere replicata anche nelle nostre scuole, offrendo un modello sostenibile e in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie senza compromettere il servizio educativo. Alcune insegnanti, coinvolte nel trovare una possibile soluzione, si sono già dette disponibili ad aderire ad una proposta di questo tipo”

 

Aumento della pressione organizzativa per le famiglie

“Un ulteriore punto critico riguarda le famiglie con più figli già iscritti alle 27 ore, che si troverebbero ad affrontare disparità e complicazioni organizzative maggiori, dovendo gestire orari scolastici diversi e una logistica ancor più complessa – conclude l’intervento del Comitato - Questo aumento della pressione organizzativa rischia di penalizzare ulteriormente famiglie già impegnate nel conciliare lavoro e responsabilità genitoriali. Inoltre, una riduzione o rimodulazione delle ore di lezione potrebbe influire anche sulla qualità dell’istruzione, specialmente se non accompagnata da un adeguato potenziamento delle attività didattiche, rischiando di compromettere così il percorso formativo dei nostri figli. Se il problema fosse invece di natura strettamente economica, il pagamento del servizio mensa potrebbe avvenire in anticipo e in un'unica soluzione, superando, quindi, eventuali insoluti. Molte famiglie, inoltre, si dichiarerebbero già disponibili a contribuire con un costo supplementare per preservare il servizio attuale, benché la quota abbia subito un aumento già quest’anno e sembrerebbe rimanere invariata per l’anno prossimo, anche a fonte della riduzione del numero dei giorni di mensa.”

 

Lanciata raccolta firme

Detto questo il Comitato di genitori chiede che il Comune:

“Apra un tavolo di confronto con i rappresentanti dei genitori e delle scuole, al fine di valutare congiuntamente le implicazioni relative ad una rimodulazione di questo tipo e la possibilità del mantenimento delle attuali 27 ore”

Il neonato “Comitato Genitori 27 Ore” ha lanciato una raccolta firme, che verrà presentata al Sindaco Cesare Nai e all’Assessore Marina Baietta. In poche ore l’iniziativa ha già raccolto un numero significativo di adesioni, dimostrando forte sostegno e sensibilità da parte della nostra comunità.

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