Abbiategrasso: forze di opposizione a tutto campo
Le minoranze fanno il punto della situazione a due anni dalla rielezione di Cesare Nai
“Se un consigliere vota con dolo un documento contestato dalla Corte dei Conti rischia di essere chiamato a pagare in solido parte del buco eventualmente accertato”. Questo l’avvertimento lanciato ai consiglieri di maggioranza di Abbiategrasso da Alberto Fossati.
Diversi i punti di divergenza
L’assise cittadina prenderà atto del rimprovero arrivato al Comune di Abbiategrasso da parte della Corte dei conti che ha rilevato delle irregolarità nelle scritture dei rendiconti degli esercizi 2020, 2021 e 2022. Per Fossati c’è ora il dubbio che anche il 2023 possa avere gli stessi problemi. Sotto la lente di ingrandimento dei giudici contabili il tema delle riscossioni in particolare, già denunciato in questi anni dalle opposizioni. Così dalla conferenza stampa convocata in piazza Marconi martedì emerge, in base al documento della Corte, pubblicato sul sito del Comune, che le irregolarità ammontano a “150 mila euro circa per ogni rendiconto, in totale 400 mila euro”, affermano Fossati, Luigi Tarantola e Giovanni Maiorana.
Presenti anche i consiglieri della lista civica la Città e del Partito Democratico. Infatti quello che le opposizioni riunite hanno voluto organizzare è un punto della situazione a due anni dalle elezioni. Per quanto riguarda i temi di maggior spessore nel dibattito abbiatense il giudizio è negativo sull’operato della giunta Nai.
Non si fanno valere ai tavoli che contano
Il riassunto del pensiero delle minoranze è che l’amministrazione non riesca a farsi valere ai tavoli che contano e in particolare sui dossier ospedale, ferrovia e superstrada. Nel primo caso le minoranze osservano come, ora che si è tutti d’accordo sul perseguire il modello Suzzara, con l’affidamento della gestione del Cantù a un privato, è proprio il sindaco, presidente dell’assemblea dei primi cittadini, a dover incalzare l’Asst e Regione Lombardia per dare il via al procedimento. Altrimenti nulla si muoverà secondo le minoranze.
Passando alla superstrada la critica fondamentale riguarda la mancanza di opere di compensazione rilevanti per Abbiategrasso e il fatto che non si sia riusciti a portare a casa per ora quella che viene ritenuta la parte più importante dell’opera per la città. Se i cantieri per la tratta Ozzero Albairate sono prossimi a partire e quelli da Albairate a Magenta vedono i primi finanziamenti “non c’è traccia della tratta verso Milano, in un progetto che è stato venduto come la strada che ci porterà proprio a Milano”.
Sulla ferrovia Andrea Sfondrini ha invece ripercorso le tappe dell’ultimo anno e mezzo e in particolare la questione del finanziamento dell’opera. Quello che da un punto di vista politico contestano le opposizioni è il fatto che di un’opera così impattante si sia parlato solo nelle commissioni consiliari sui trasporti e che un vero dialogo con la città, fuori dalle istituzioni, non sia avvenuto.
“Abbiamo più volte fatto proposte, ad esempio sui sottopassaggi, per migliorare il progetto, ma non siamo mai davvero stati presi in considerazione”, conclude il consigliere Andrea Sfondrini.