Ambiente

Abbiategrasso: c'è l'accordo per rimuovere la discarica

"Un’azione per dare un nuovo volto a quella porzione di territorio"

Abbiategrasso: c'è l'accordo per rimuovere la discarica
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La discarica che si è venuta a creare nell’arco degli ultimi due anni in zona Guardolino, la località in prossimità del ponte sul Ticino al confine tra Abbiategrasso e Vigevano, ha i giorni contati. Questo grazie all’intervento dell’Amministrazione comunale di Abbiategrasso che si è attivata, sia con la Provincia di Pavia che con Anas, per pianificare un intervento di pulizia che sia efficace e duraturo nel tempo.

In arrivo anche le telecamere

Quella porzione di territorio, infatti, essendo area di cantiere, era stata affidata dalla Provincia ad Anas: per questa ragione il Comune, che già in passato risulta essere intervenuto più volte con i propri mezzi a rimuovere le tonnellate di rifiuti abbandonate sul posto, ha dovuto ottenere dall’ente che ha in gestione il sito di poter installare delle telecamere, con l’obiettivo specifico di identificare i responsabili degli abbandoni abusivi.

Soddisfazione degli Amministratori

«Al fine di programmare un intervento integrato abbiamo incontrato Anas, alla quale abbiamo chiesto di mettere in sicurezza l’area impedendo l’accesso attraverso il posizionamento di barriere new jersey - precisa l’assessore all’Ecologia Valter Bertani - Non appena ci verrà garantita la chiusura invieremo i mezzi di Amaga per la pulizia, contestualmente al collocamento delle telecamere».

«La questione della discarica è stata oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini che, giustamente, “soffrivano” nel vedere un disastro simile, oltretutto in pieno territorio del Parco del Ticino - aggiunge il primo cittadino Cesare Nai - Data la complessità del problema è stato necessario studiare un piano coinvolgendo tutti gli attori toccati dalla questione perché si potesse agire in maniera coordinata. Nel momento in cui fossimo andati a pulire senza aver avuto alcuna garanzia circa il divieto di accesso al punto in questione sarebbe stato un lavoro parzialmente inutile ancorché molto oneroso. Confidiamo quindi, avendo ottenuto il via libera al posizionamento delle fotocamere e l’assicurazione da parte di Anas del posizionamento delle barriere, di poter dare un nuovo volto a quella porzione di territorio infestata dai rifiuti».

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