Tavola rotonda

A Cisliano il “Festival dei beni confiscati alle mafie”

La dodicesima edizione si è tenuta in "Libera masseria”

A Cisliano il “Festival dei beni confiscati alle mafie”
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La dodicesima edizione del «Festival dei beni confiscati alle mafie» ha fatto tappa alla Libera Masseria di Cisliano, uscendo per la prima volta dai confini di Milano.

Mercoledì sera si è svolta infatti una tavola rotonda dedicata alla gestione dei beni confiscati alle mafie e al loro impatto sulle comunità. L′iniziativa, inserita nel programma del Festival promosso dal Comune di Milano, ha avuto come titolo e spunto «La cura del bene: pratiche di buona vita a confronto con la gestione amministrativa pubblica».

Le difficoltà delle Amministrazioni

Il vicesindaco di Cisliano Luca Durè, presente all'evento, ha aperto la discussione evidenziando le problematiche e le sfide poste in questi casi alle Amministrazioni:

«È importante tenere viva l'attenzione sui beni confiscati, questo tipo di iniziative è quindi vincente, dato anche l'alto numero di beni confiscati presenti nella nostra provincia. Restituire questi beni alla collettività non è facile, si tratta di un lungo percorso che anche noi abbiamo fatto riguardo alla Libera Masseria, che era di grande importanza strategica per il crimine organizzato. Abbiamo in cantiere un progetto ambizioso su questa struttura, che vuole recuperare il bene nel migliore dei modi. Purtroppo, siamo economicamente in difficoltà, avendo la Regione revocato gran parte del finanziamento per una questione burocratica. Un comune come il nostro difficilmente potrebbe recuperare un bene come questo da solo, è quindi importante che questi beni vengano considerati come un bene di tutta la comunità e non solo del singolo, piccolo comune. Fortunatamente c'è una grande rete di forze istituzionale e associazioni del terzo settore che non ci hanno lasciati soli».

Gli aspetti positivi

Durante la serata, a cui erano presenti tra gli altri don Massimo Mapelli (responsabile della Caritas Zona Sud Milano e presidente dell'associazione "Una casa anche per te") e Simona Ronchi (dirigente Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati di Milano), sono emersi anche aspetti positivi legati alla lotta alle mafie.

«La Regione Lombardia si può definire un'isola felice in questo campo, rispetto ad altre regione del Nord che osserva la nostra agenzia- spiega la dottoressa Rocchi - Il nostro sistema ha dato risultati molto soddisfacenti, in particolare nella nostra provincia, che è un esempio concreto di come la collaborazione tra le istituzioni, i cittadini e gli enti del terzo settore possa funzionare molto bene anche in questa materica così complicata»

L'augurio per il futuro è quello di trovare un equilibrio ancora più solido e una burocrazia più snella che permettano un rapida recupero dei beni sequestrati.

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