Educazione civica

A Busto Garolfo si va "A Caccia di civiltà"

"A Caccia di civiltà": questo il progetto di educazione civica che ha coinvolto gli studenti della scuola media di Busto Garolfo.

A Busto Garolfo si va "A Caccia di civiltà"
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A Busto Garolfo è partito un progetto che vede il coinvolgimento attivo degli studenti delle medie Caccia, che porta un titolo evocativo: "A Caccia di civiltà".

"A Caccia di civiltà": il progetto a Busto Garolfo

Hanno spiegato dall'Amministrazione guidata dalla sindaca Susanna Biondi:

"Percorrendo le vie del nostro Comune, in questi giorni, potrà capitare che la nostra attenzione sia attratta da manifesti particolarmente belli e colorati, assolutamente diversi da quelli a cui siamo abituati. Mostrano in alto un bel titolo che, già da solo, fa perfettamente capire l’intensa sostanza del messaggio che portano: A Caccia di civiltà. La parola Caccia ci indica chiaramente la provenienza della proposta. Quei manifesti, che parlano di civiltà, sono infatti il frutto di un progetto sviluppato tra i nostri adolescenti, che frequentano la Scuola Secondaria di Primo Grado Caccia".

Un progetto di educazione civica

Il progetto si inserisce in un piano di educazione civica. Hanno continuato dall'Amministrazione:

"Per il terzo anno, un progetto di educazione civica che nasce dal Programma del Consiglio Comunale dei Ragazzi e che si rivolge alle classi seconde, ha come realizzazione finale la produzione di disegni che diventano manifesti ed escono dalla scuola. Così i messaggi di civiltà pensati e prodotti dai ragazzi si trasformano in un’occasione di stimolo e riflessione per tutta la cittadinanza. Quest’anno l’argomento scelto è stata la promozione dell’uguaglianza tra tutti gli esseri umani e la contrapposizione al razzismo e a ogni intolleranza verso le diversità. Dopo aver trattato il tema in classe, i ragazzi hanno espresso artisticamente i loro pensieri. Tra tutti i disegni prodotti, il Consiglio Comunale dei Ragazzi ne ha selezionati cinque che, con la collaborazione dell’Amministrazione, sono diventati imanifesti".

Le parole dell'assessore

Ha dichiarato l'assessore alla Pubblica istruzione Stefano Carnevali:

"Credo che questi percorsi siano pieni di un significato che va anche oltre il tema trattato. Una scuola che si apre al territorio, offrendo elementi visivi di educazione permanente per tutti i cittadini e che dà ai ragazzi l’occasione di porsi come 'educatori per tutta la comunità’, è davvero una scuola di valore: ‘esce dalle aule’ e porta il proprio messaggio formativo nelle strade;f avorisce, negli alunni, la crescita di un senso di responsabilità civica rafforzata dall’azione concreta, svolta in prima persona. La tematica di quest’anno davvero attuale e rilevantissima: il mondo è la casa di tutti, come dice uno dei manifesti che sono stati selezionati. Intolleranze e razzismi di ogni tipo sono qualcosa di assolutamente inaccettabile ed è fondamentale che i ragazzi lo comprendano sin dalla scuola dell’obbligo. Credo poi che ribadire questo messaggio di uguaglianza e fratellanza globali, sia utile anche per gli adulti, troppo spesso bombardati da semplificazioni e strumentalizzazioni politico/mediatiche su questi temi: ecco perché accolgo con grande soddisfazione la pubblicazione di questi manifesti. Desidero quindi ringraziare gli alunni, i Consiglieri del Consiglio Comunale dei Ragazzi e la prof.ssa Daniela Balti che da anni li segue con impegno e passione, i docenti coinvolti nel progetto, in particolare i professori di Arte: Michela Fiore e AdrianoTrovato".

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