IL SOGNO DI UN GIOVANE

A 19 anni in sella girando l'Europa

È l’impresa che sta vedendo protagonista il giovane Alessio Salvadeo, che vive a Casorezzo e che sportivamente proviene dall’Sc Busto Garolfo

A 19 anni in sella girando l'Europa
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Il talento c'è e la forza di volontà pure. Una determinazione invidiabile che fa il paio con una passione incrollabile. Alessio Salvadeo, 19 anni di Casorezzo, è già protagonista di gare di ciclismo di respiro europeo.

I cenni biografici di Alessio

Nato e cresciuto in paese, di cui va molto fiero, tanto che in caso di vittorie nelle piazze più importanti del Vecchio continente non manca mai di sottolineare le sue origini, «vivo a Casorezzo, un piccolo paese in provincia di Milano», il giovane proviene sì da una famiglia fondata sul ciclismo ma è alle prese con l'inseguimento di un sogno che sogna di conquistare in solitaria, in una volata tutta personale, di crescita, fatica e, come lui stesso sostiene, «rinunce e sacrifici». Senza mezzi termini, lui vuole diventare ciclista professionista su pista.

In Europa per fare la "gavetta"

Un percorso che, tuttavia, si scontra con vari limiti. Alcuni di questi sono soprattutto di carattere strutturale, poiché il nostro Paese è carente di spazi e a corto di mezzi in questo senso. Di tutto questo Alessio ne è ben consapevole. Lo dimostrano i chilometri macinati finora sulle due ruote tra Svizzera, Francia, Germania, Danimarca, Olanda e, talvolta, anche l'Italia. Il suo focus quotidiano è dunque proiettato sulla fatica, sull'allenamento sul fare quadrare i conti di un futuro sportivo tutt'altro che  scontato. E le soddisfazioni non mancano. L'immagine di lui che corre in gara con un big come Elia Viviani è solo una delle tante che ne rappresentano la prova provata di questo suo sogno. Dietro alla voglia di sfondare, però, c’è soprattutto una persona che ha messo lo sport al centro della propria esistenza. Infatti, racconta il diretto interessato, che ricorda l’esperienza del debutto in Svizzera come un battesimo sentito, «Voglio essere un portatore sano dei valori dello sport. Lo voglio fare rivolgendomi soprattutto ai giovani, spiegando loro che la disciplina sportiva è in grado di portare a una crescita forte e sana appunto. Mi piace soprattutto la fatica, il far sacrifici. E tutto diventa poi una continua sfida personale».

La carriera sportiva

La primissima squadra in cui Salvadeo ha mosso i suoi primi passi in sella è coincisa con l'Sc Busto Garolfo, dove si è poi reso protagonista di un periodo in pro bike. Entrato a far parte degli under 23, categoria attorno alla quale ruotano poche squadre e poche risorse economiche, lo stesso Alessio ha abbracciato fin da subito la filosofia dello spostarsi per l’affermarsi. Il resto arriva poi da sé, visto che lui è solito unirsi alle 6 giorni in giro per l’Europa e che la sua squadra ha come quartier generale il Trentino. Insomma, è un Alessio con la valigia che continua a credere in se stesso. Senza la sua famiglia, ammette, «non andrei da nessuna parte». Dalla alimentazione corretta fino ad arrivare alla programmazione della propria agenda, è importante, dice, «avere dei genitori che credono in te. Non capita sempre a tutti. Una persona che voglio ringraziare è il responsabile del velodromo bustese, Marino Fusarpoli, che mi ha cresciuto. Insieme a Fabio Perego, amico che mi tende sempre la mano».

 

 

 

 

 

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