Famiglia Legnanese

Premio Marco Minesi alla Cooperativa La Mano

Il riconoscimento alla cooperativa sociale di Legnano impegnata nell'inserimento lavorativo di persone fragili

Premio Marco Minesi alla Cooperativa La Mano

La terza edizione del premio Marco Minesi – La Forza della vita assegnato alla cooperativa sociale La Mano di Legnano.

 

Premio Minesi

 

Ieri sera nella cornice della sala Giare di Villa Jucker la Famiglia Legnanese ha celebrato la terza edizione del Premio Marco Minesi- La forza della vita, istituito nel 2021 in memoria, appunto, di Marco Minesi, portato via dal Covid il 19 aprile 2020. Sessantasei anni, Minesi era agente capo procuratore del Gruppo Reale Mutua e, nel 1980, aveva fondato l’agenzia che porta il suo nome e che, con la prestigiosa sede legnanese ubicata nelle Gallerie Cantoni e gli uffici di Busto Arsizio e di Rho, è una delle agenzie di punta del Gruppo Reale Mutua, nonché prezioso riferimento per il mondo dell’imprenditoria dell’Alto Milanese. Il premio, che viene assegnato ogni due anni e che è stato istituito dalla Famiglia Legnanese e dai famigliari di Marco (dalla moglie, Claudia Capoferri e dai figli, Gianmarco e Gianpaolo), vuole essere infatti un riconoscimento verso chi ogni giorno si impegna a sostegno della comunità e di chi sa trasformare le sfide in opportunità. 

 

Cooperativa La Mano

Destinataria, in questa edizione, è stata la Cooperativa sociale La Mano, che ha sede a Legnano in via Dell’Acqua e ha come obiettivo l’inserimento lavorativo di persone fragili e disabili, ritenendo che il lavoro sia uno strumento fondamentale per l’inclusione e la dignità. Col tempo, la Cooperativa è diventata un punto di riferimento per gli Enti locali, che si rivolgono a questa realtà per attivare tirocini formativi e programmi di inclusione sociale. La cooperativa offre inoltre agli studenti l’opportunità di svolgere percorsi di alternanza scuola-lavoro. L’attività della cooperativa si esplica in vari settori: Assemblaggio, Tipografia, Legatoria, Bottega e Sartoria. L’Assemblaggio si occupa di confezionare, etichettare o montare piccole pezzi. La Tipografia stampa volumi e fascicoli per enti pubblici, privati e aziende, oltre che biglietti da visita, brochure e tesi di laurea. La Legatoria, che spesso lavora in tandem con la Tipografia, svolge il lavoro di rilegatura, fascicolatura e cucitura a mano di volumi, il restauro dei libri. E poi c’è la Bottega, che dispone di prodotti di grande qualità provenienti da piccole realtà agricole marchigiane, umbre e del territorio circostante; tratta anche prodotti provenienti dall’economia carceraria. Il lavoro della bottega si svolge prevalentemente durante le festività natalizie e pasquali, tempo in cui si preparano le confezioni regalo per aziende e privati. Vi è poi la Sartoria che, grazie al riutilizzo di stoffe e pellami di pregio donati da aziende di moda del territorio, realizza capi d’abbigliamento su misura, accessori e molte altre commesse sartoriali.

 

Famiglia Legnanese

A ritirare il premio è stata la Presidente, Mabi Capocasa, che ha ringraziato la famiglia Minesi, il Presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bononi e tutto il direttivo per questo riconoscimento, che va a valorizzare e a sostenere il lavoro di tutti i suoi ragazzi. Il premio consiste in un contributo economico e in un’opera d’arte intitolata “Il sole e il cedro”, dello scultore Nicola Gagliardi, scomparso nel gennaio di quest’anno. Le origini marchigiane di Mabi Capocasa sono state lo spunto per una cena deliziosa, tutta a base di prodotti marchigiani, arrivati appositamente freschi dalle Marche. Alla serata (onorata dalla presenza dell’assessore Lorena Fedeli, del Presidente della Fondazione S. Erasmo, Alberto Fedeli, del prevosto, Monsignor Angelo Cairati, del Presidente della Fondazione Famiglia Legnanese, Giuseppe Colombo e del vice- presidente della Fondazione Palio, Alberto Romanò), hanno partecipato anche Anna Maria Monaldi del Consorzio Cerere Picena, Massimiliano Eusebi, presidente della Cooperativa Agricola Vitivinicola Valdaso e Roberto Ferretti, ideatore del progetto “Le Marche in Valigia”, che hanno intrattenuto i presenti raccontando dei sapori e delle tradizioni della loro terra.