Magenta celebra la sua Battaglia: successo per il 166esimo anniversario
Decine i figuranti in costume storico che hanno accompagnato il corteo della mattina e la rievocazione del pomeriggio

Sono passati 166 anni ma l'anniversario della Battaglia di Magenta continua a essere uno degli appuntamenti nel territorio dell'Est Ticino. Lo conferma l'ennesimo successo riscosso dall'ultima edizione delle celebrazioni tenutesi domenica e che hanno visto affluire centro città centinaia di curiosi e appassionati.
Magenta celebra il Risorgimento e la sua Battaglia
Una giornata in cui l'intera città ha potuto ritornare, seppur per poche ore, nelle atmosfere del 1859. Decine, tra zuavi, granatieri e soldati di cavalleria, i figuranti in costume che hanno accompagnato il corteo della mattina fino all'ossario dei caduti, la rievocazione storica del pomeriggio e l'apertura della mostra in Casa Giacobbe dedicata ai bersaglieri.
Presenti ai festeggiamenti magentini sindaci da tutto il territorio, oltre alle principali rappresentanze istituzionali, dall'assessore regionale Gianluca Comazzi agli onorevoli Umberto Maerna e Massimo Garavaglia, fino all'europarlamentare Mauro Mantovani e alla consigliera di Città Metropolitana Sara Bettinelli. Tra i discorsi delle autorità non sono mancate parole di gratitudine per le forze armate e il servizio che svolgono per il mantenimento della pace.
Il commento del sindaco Luca Del Gobbo
Affermazioni probabilmente non casuali data la polemica che ha di recente tenuto banco in città, dove proprio in un liceo di Magenta alcuni docenti avevano criticato il protocollo firmato tra il ministero dell'istruzione e l'Associazione Nazionale Bersaglieri. Ai prof ha risposto direttamente dal palco il sindaco Luca Del Gobbo, sottolineando il legame che intercorre tra la città e e i fanti piumati, anche per il lavoro da questi svolto proprio nelle scuole della zona.
"Magenta è entrata con forza nella storia della nostra nazione e nella storia d'Europa. Ai giovani non abbiamo voluto solo trasmettere il ricordo di un evento bellico ma i valori di quel periodo risorgimentale, l'idea di libertà, di pace e di solidarietà".