Politiche sociali

Inaugurata la nuova residenza per disabili: "Mettiamo la persona al centro"

L’immobile di via 8 ottobre ospiterà tre persone e consentirà ai suoi inquilini l’autonomia senza barriere strutturali

Inaugurata la nuova residenza per disabili: "Mettiamo la persona al centro"
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«Un accompagnamento ad hoc verso l’autonomia», questo l’obiettivo della nuova residenza per disabili di via 8 ottobre, inaugurata lunedì ad Arluno alla presenza del sindaco Alfio Colombo e degli omologhi dei comuni limitrofi.

Inaugurata la nuova residenza per disabili

Presenti alla cerimonia alcuni rappresentanti dei comuni del Piano di Zona del Magentino, il sindaco di Boffalora sopra Ticino Sabrina Doniselli, il sindaco di Marcallo con Casone Fausto Coatti, il sindaco di Ossona Giovanni Venegoni, il sindaco di Casorezzo Rosella Giola, il sindaco di Robecco sul Naviglio Fortunata Barni, l’assessore al Welfare di Magenta Giampiero Chiodini, il sindaco di Vittuone Laura Bonfadini e l’assessore al Welfare di Santo Stefano Ticino Deborah Diso. Così l’assessore arlunese alle Politiche sociali, Matteo Zappa.

«Proviamo tanta soddisfazione perché quello della casetta è un percorso durato tempo».

La residenza di via 8 ottobre è dedicata a ospitare tre persone con disabilità ed è adibita per consentire ai suoi inquilini l’autonomia, senza barriere strutturali:

«Negli anni è stata utilizzata per le associazioni locali e per altri scopi, ora tornerà alla funzione per la quale è stata costruita».

«Gli inquilini saranno accompagnati da un’equipe dell’Azienda speciale consortile servizi alla persona, che fornirà un’assistenza ad hoc, cucita sulle esigenze delle singole persone. Non si tratta di un servizio standard, ma di cercare un sistema che funzioni mettendo al centro la persona».

La struttura è stata finanziata con dei fondi Pnrr messi a disposizione del Piano di zona del Magentino. Su questo, Zappa ha commentato:

«Abbiamo colto la sfida di immaginare un alloggio per l’autonomia di persone con disabilità situato in un Comune, quello di Arluno, ma messo a disposizione di tutto l’ambito del Magentino. Si tratta di un’esperienza nuova, che porta ad immaginare con mutualità i servizi del territorio».

Per Zappa, al centro del progetto ci sono la collaborazione e la sinergia sia tra i Comuni che fanno parte del Piano di zona, che tra i vicini di casa dei nuovi inquilini di via 8 ottobre e di Arluno:

«L’idea è che la comunità vada aldilà dell’equipe dedicata agli abitanti della casa, che i vicini di casa e i cittadini la vedano come un luogo in cui esprimere vicinanza e relazione».

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