Il presepe di 12 metri quadri di Ezio Bassani
Un presepe incredibilmente realistico e curato in ogni suo dettaglio, realizzato con "materiali poveri" e di riciclo.
Passeggiando per via Liberazione di Senago è impossibile non notarlo. La magia della Natalità è arrivata in città, con un presepe realizzato totalmente a mano da Ezio Bassani.
Il presepe di Ezio Bassani
Un presepe incredibilmente realistico e curato in ogni suo dettaglio, realizzato con "materiali poveri", di riciclo, che riescono a regalare a chi passa dal giardino di casa del senaghese una grande atmosfera natalizia.
Il cortile di via Liberazione
Il cortile del civico 3 di via Liberazione è già curatissimo: c’è il prato all’inglese, un alberello di ulivo e un agrifoglio ad accoglierti. Poi, facendo i primi passi verso il presepe ci si sente come una lente d’ingrandimento: ogni casetta e statuetta prende forma e si accorda perfettamente l’una con l’altra.
La passione
Una passione, quella di Ezio per il presepe che ha origini lontane:
"Da quando ero bambino sono affascinato dalle composizioni del presepe - ha affermato il senaghese - Con l’adolescenza ho smesso di occuparmene e poi ho ricominciato a realizzarlo così grande venticinque anni fa".
12 metri quadri di presepe
Il presepe di Ezio è partito da un angolino del suo giardino: oggi si estende per quasi 12 metri quadri davanti la sua porta di casa.
"Ho cominciato a realizzarlo il 12 novembre e ci ho messo più o meno una decina di giorni per comporlo tutto - ha continuato Ezio - Ho cominciato creando le basi per sollevare le casette e creare l’effetto montagna. Ogni anno viene diverso, questo ha un aspetto circolare e ho spostato la capanna della Natalità dal centro al lato, in modo da farla vedere di più".
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L'ispirazione
Il signor Ezio, poi, ha pensato proprio a tutto:
"Ho realizzato il ruscello, il forno, e anche il castello di Re Erode, i mulini sul corso d’acqua e varie chiesette".
Il senaghese si è lasciato ispirare da un luogo a lui molto caro:
"Per tanti anni ho frequentato la Val d’Aosta e ciò che ho notato sono le casette bianche che spiccano tra le montagne. E’ proprio questo che ho voluto ricreare in questo presepe - ha spiegato - Poi ho utilizzato dei tronchi intagliati, dei sassi provenienti proprio da una frana di quelle zone".
I bambini incantati dal suo presepe
Sono parecchie le persone che rimangono affascinate passeggiando davanti alla sua casa:
"Qui vicino abbiamo la scuola e l’asilo e i bambini rimangono incantati - ha detto Ezio - Quando li vedo li faccio entrare per farglielo osservare più da vicino, mi fa tanto piacere che lo ammirino così tanto".