Politica locale

Demolizione ex Cartiera, Italia Viva si chiede «a chi andrà il conto» dell’operazione

Per i renziani infatti, «dietro ai toni trionfali» con cui è stato presentato l’abbattimento si celerebbero «domande fondamentali per il futuro del Comune».

Demolizione ex Cartiera, Italia Viva si chiede «a chi andrà il conto» dell’operazione

Sulla demolizione dell’ex Cartiera di Bareggio è intervenuta anche la sezione locale di Italia Viva, che laconicamente si chiede «a chi andrà il conto» dell’operazione.

Ex Cartiera, Italia Viva si chiede «a chi andrà il conto»

Per i renziani infatti, «dietro ai toni trionfali» con cui è stato presentato l’abbattimento dello stabile «si celano domande fondamentali per il futuro del nostro Comune».

Il punto su cui si concentra il partito è l’ipotesi, emersa nel Consiglio di dicembre 2024 «di finanziare la riqualificazione dell’area con un mutuo da 2,5 milioni di euro, a cui si aggiunge un concorso di progettazione da 300mila euro previsto per inizio 2025».  Ma sono diverse le domande che Italia Viva si pone in proposito:

«Se oggi Bareggio non ha mutui in corso e può destinare tutte le risorse ai servizi essenziali, ci chiediamo: quali saranno i tagli futuri per far fronte a questo nuovo debito? E soprattutto: è stato fatto tutto il possibile per ottenere migliori condizioni per la comunità? Perché finora le trattative sembrano essere andate a favore dei privati».

A fronte di ciò, dal partito tentano un collegamento tra i recenti entusiasmi per l’abbattimento della Cartiera e lo stato delle cose città, affermando:

«In un paese dove si festeggiano le demolizioni, il presente è tutt’altro che in ordine. Le facciate della scuola media, di competenza comunale, non sono mai state tinteggiate. Lo stesso Parco Arcadia, che dovrebbe essere un fiore all’occhiello, è stato gestito in modo approssimativo, senza visione e senza piani di valorizzazione. I marciapiedi versano in condizioni critiche e il verde pubblico è spesso trascurato».

«Se oggi Bareggio non ha mutui in corso e può destinare tutte le risorse ai servizi essenziali, ci chiediamo: quali saranno i tagli futuri per far fronte a questo nuovo debito» affermano i renziani, domandando per il futuro «la pubblicazione completa del piano economico-finanziario e un coinvolgimento reale della cittadinanza» per quella che loro stessi hanno definito «una festa che cancella il passato senza costruire una visione e distruggendo una parte della memoria collettiva del paese».