Operazione congiunta della Polizia Locale di Cornaredo e dei Carabinieri: pluripregiudicato arrestato e sequestro di armi.
Polizia locale Cornaredo
Nel pomeriggio di sabato scorso, un cittadino residente a Cornaredo, di anni 35, di nazionalità egiziana, pluripregiudicato, già arrestato dai Carabinieri di Cornaredo dopo una complessa e articolata attività d’indagine sui furti d’auto, è stato tradotto presso il carcere San Vittore di Milano dai militari dell’Arma. Per la persona arrestata il magistrato di sorveglianza ha disposto la revoca della misura della detenzione domiciliare e la contestuale applicazione del regime carcerario.
Patente falsa
La vicenda trae origine nei giorni scorsi, quando la Polizia Locale di Cornaredo, coordinandosi con la Stazione Arma, individuando la persona arrestata alla guida di un’autoveicolo intestato ad un familiare, riusciva a scorgere delle irregolarità sulla patente di guida esibita dallo stesso conducente. Quest’ultima, sottoposta a sequestro probatorio e a perizia tecnica, è risultata apocrifa. Pertanto, nei confronti della persona sottoposta a misura, è scattata immediatamente la richiesta di aggravamento, da parte della Polizia Locale, della misura alternativa al carcere. Tempestivo il riscontro del magistrato di sorveglianza che, valutate le modalità della condotta, ha disposto l’immediata carcerazione del cittadino.
Armi e minacce
Sempre nella giornata di 6 settembre, la Polizia Locale di Cornaredo, coordinandosi con il personale dell’Arma impegnato nella traduzione in carcere del cittadino egiziano, ha effettuato una perquisizione domiciliare, a norma dell’articolo 41 del TULPS, in danno di un cittadino cornaredese sottoposto agli arresti domiciliari, sequestrando armi improprie, con le quali, il cittadino, avrebbe minacciato i propri vicini di casa. Il commento del Comandante della Polizia Locale, Domenico Giardino: “Le attività congiunte con i colleghi dell’Arma proseguiranno, anzi, con particolare riguardo alla sicurezza urbana, saranno amplificate nei giorni a venire. Ringrazio tutti i militari dell’Arma, il Comandante di stazione dei Carabinieri, il luogotenente Tiraboschi, e i miei agenti del Nucleo Investigativo, per questo ulteriore ed ennesimo risultato di Polizia Giudiziaria. La repressione dei reati, continuerò, forse poderosamente, ad asserirlo, garantisce una vera esistenza libera e dignitosa dei nostri cittadini.”