Lotta alla criminalità

Beni confiscati, l'intervento in Regione del sindaco Colombo

Il primo cittadino di Bareggio ha parlato dei due immobili già riconvertiti dall'Amministrazione comunale

Beni confiscati, l'intervento in Regione del sindaco Colombo
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Una vera e propria lectio magistralis quella tenuta nella mattinata di venerdì dal sindaco di Bareggio Linda Colombo, che ha portato l’esempio virtuoso della sua città all’incontro in Regione Lombardia sul recupero dei beni confiscati alla mafia, organizzato dall’assessore regionale Romano La Russa alla vigilia del 33esimo anniversario dell’uccisione di Paolo Borsellino.

Beni confiscati, l'intervento di Linda Colombo

Alla presenza anche del presidente del Senato Ignazio La Russa, del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e del prefetto di Milano Claudio Sgaraglia il sindaco ha spiegato che attualmente a Bareggio ci sono quattro beni già acquisiti e un quinto in fase di acquisizione.

Due sono già stati riconvertiti: La Casa di Manu in via 4 Novembre, dedicata a Emanuela Loi, è diventata un alloggio protetto mamma-bambino, mentre La Casa di Lea in via Corbettina, dedicata a Lea Garofalo, offre servizi di supporto a minori e famiglie in difficoltà. Questo il commento del primo cittadino sugli interventi eseguiti finora:

"Abbiamo inoltre dato in gestione la villa di via Aosta, dove verrà aperta una comunità per minori, ed è stato pubblicato il bando per assegnare un terreno in via Pedroli. Stiamo infine completando l’iter per un capannone a San Martino. L’aspetto che ho voluto sottolineare nel mio intervento, per il quale la nostra Amministrazione ha ricevuto pubblicamente i complimenti da parte di tutti i relatori, è che fin dal primo mandato abbiamo fatto la precisa scelta di acquisire al patrimonio comunale qualsiasi bene confiscato, a prescindere dalle condizioni in cui si trova. Da un lato andiamo a offrire nuovi servizi alla popolazione, in particolare alle fasce più deboli, dall’altro ribadiamo in maniera forte e chiara che nel nostro Comune non ci deve essere spazio per l’illegalità e il malaffare".