Manifesto per una buona destra a Legnano
Venerdì 15 novembre nel paese simbolo della Lega arriva Filippo Rossi con il suo progetto "laico, realista, autorevole ma non autoritario".
Manifesto per una buona destra al centro sociale Pertini di via dei Salici a Legnano.
Manifesto per una buona destra di Filippo Rossi
Arriva a Legnano, nella città della storica battaglia fra Lega Lombarda e Federico il Barbarossa, il Manifesto per una buona destra di Filippo Rossi: l’appuntamento è per venerdì 15 novembre alle 19 al centro Pertini I Salici, una data fortemente voluta da una iniziativa civica che punta a "voltare pagina dopo mesi di scandali e malgoverno". "Lo hanno definito il sistema Legnano; mesi di intercettazioni telefoniche e ambientali raccontate da Piazza Pulita avrebbero, secondo la magistratura, smascherato un sistema di potere e di affari: un sindaco e un consiglio caduto grazie alle dimissioni di massa di 13 consiglieri tra cui tre leghisti. Una Lega che nulla ha di nazionale arriva all’espulsione di coloro che si sono ribellati a queste logiche - spiega il coordinamento di Legnano cambia -. Il Consiglio comunale viene sciolto con decreto presidenziale, ma i leghisti nazionali e locali non si arrendono. Impugnano il decreto e fanno causa al Ministro dell’ Interno (all’epoca dei fatti Matteo Salvini), al prefetto, al presidente del Consiglio e al Comune, insomma fanno causa ai legnanesi; a coloro che per mesi sono andati in piazza a manifestare e a chiedere le dimissioni della giunta e del consiglio. Legnano per i leghisti nazionali, per la destra populista, sovranista e anti europea non poteva e non doveva cadere: e invece a Legnano la destra ha fallito politicamente, ha mostrato il suo fianco più debole, l’incapacità amministrativa e la sua più spiccata personalità antidemocratica. E’ da questo dato che ripartiamo per una politica di cambiamento - conclude Legnano cambia -, per una risposta nuova e straordinaria che metta in campo le forze liberali e moderne, che possa essere di alternativa alla politica dell’odio e dalla paura".
Un progetto laico, realista, autorevole ma non autoritario
Un nuovo appuntamento per costruire "quella destra che non vuole arrendersi al sovranismo leghista": un progetto laico, realista, autorevole ma non autoritario e capace di dare risposte alle sfide della modernità. "La destra italiana degli ultimi anni risulta molto simile allo strano caso del Dottor Jekyll e di Mister Hyde che, a ben vedere, non è poi così strano": "Come all’interno di una stessa individualità ci possono essere il buono e il cattivo - spiega Filippo Rossi -, e i medesimi impulsi possono sfociare in comportamenti diversi e contrapposti, ciò vale ancor di più per le identità collettive. Così all’alter ego capace di ogni nefandezza che vediamo oggi e che esprime l’istinto spaventato e arrabbiato, il subconscio bestiale, siamo qui per opporre una destra sana che deve reagire per riprendersi il suo posto nella storia e non finire come il protagonista del romanzo, uccisa dalla sua stessa ombra. Vogliamo accettare la sfida del nuovo e il cambiamento come stile di vita - conclude il giornalista e autore -, camminando con tutti coloro che si sentono viandanti culturali, migranti politici, e che rifiutano la retorica delle radici e la tirannia degli album di famiglia".