Pedemontana, "dalla Corte dei Conti nessuna bocciatura"
L'azienda: "Il documento della Corte dei Conti cui è stato dato risalto non si riferisce all’atto aggiuntivo approvato dal CIPE nel luglio 2019, bensì alla precedente versione".
Pedemontana smentisce la notizia della bocciatura da parte della Corte dei Conti e rigetta gli attacchi lanciati nei giorni scorsi dal Movimento 5 Stelle Lombardia.
Pedemontana, "progetto fallimentare"
"Un'opera fallimentare, che devasta il territorio brianzolo, con costi insostenibili e basata su un progetto superato e che non avrà ricadute positive per i cittadini". Cosi nei giorni scorsi il capogruppo M5S Lombardia Marco Fumagalli aveva commentato la notizia della deliberazione della Corte dei Conti del 13 agosto, che aveva ricusato il visto al decreto interministeriale sulla convenzione di Pedemontana.
L'azienda: "Fatti interpretati con correttamente"
Di seguito, la nota con cui Pedemontana Spa ha replicato in merito alla vicenda:
Per chiarezza, riassumiamo i principali passaggi di questa complicata vicenda, che può aver indotto molti a non interpretare correttamente i fatti.
Innanzitutto, occorre ricordare che l’iter approvativo dell’Atto Aggiuntivo n.2 alla Convenzione CAL-APL è iniziato nel 2014 con l’acquisizione del parere favorevole del CIPE sul Piano Economico Finanziario e sullo schema di atto aggiuntivo. Da allora è stato un susseguirsi di richieste di modifiche da parte di MIT e MEF, di ripetute sottoscrizioni delle parti, di contenziosi al TAR per i ritardi.
Al termine del lunghissimo iter approvativo (2014-2019), lo scorso mese di aprile il Ministro Toninelli e il Ministro Tria hanno sottoscritto l’ultimo Decreto interministeriale n.138/2019 di approvazione dell’Atto.
Atto della Corte dei Conti superato
Nel merito delle ultime notizie quindi, Pedemontana Spa precisa che
La lettera cui si riferiscono gli articoli di stampa pubblicati in data odierna è relativa all’adunanza del 25 giugno, in cui la Sezione di Controllo della Corte dei Conti sugli atti del Governo non ha registrato l’ultimo decreto, ritenendo necessaria una nuova deliberazione del CIPE in merito all’Atto, in ragione del tempo trascorso e non ritenendo sufficiente l’informativa recepita dal CIPE nel luglio 2017.
A seguito di quel diniego, in data 24 luglio 2019, il CIPE, su proposta del Ministero delle Infrastrutture, ha prontamente ottemperato alla richiesta della Corte dei Conti riapprovando l’Atto Aggiuntivo e confermando di fatto il proprio parere già espresso in data 1° agosto 2014, con delibera n.24/2014.
Il documento della Corte dei Conti cui è stato dato risalto non si riferisce all’atto aggiuntivo approvato dal CIPE nel luglio 2019, bensì alla precedente versione.
Al momento, la delibera è in attesa del nuovo Decreto Interministeriale di approvazione dell’atto, necessario per la definitiva registrazione della Corte dei Conti.
Pertanto, nessun nuovo rigetto, come riportato da molti quotidiani in data odierna.
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