Pochi radiologi, a Tradate si studia l'affidamento esterno
La proposta è tra quelle sul tavolo dell'Asst Sette Laghi.

Pochi radiologi, la soluzione all'annoso problema del Galmarini potrebbe arrivare dal Piemonte.
Pochi radiologi all'Ospedale di Tradate
E' uno dei problemi "atavici" dell'Ospedale di Tradate: la Radiologia sotto organico e sotto utilizzata. Un problema che si è acuito dopo il pensionamento del dottor Luciano Riboldi, il cui posto da Primario è ancora vacante. E con un organico che conta oggi tre medici "e mezzo" (un part-time" e i diversi bandi fatti dall'Asst Sette Laghi andati a vuoto, si pensano a nuove soluzioni.
La risposta piemontese
Una di queste sarebbe di prendere esempio quanto fatto in Piemonte, anch'esso in carenza di radiologi. All'ombra della Mole Antonelliana un anno fa si è deciso di affidare la gestione della Radiologia di alcuni ospedali a società esterne, che oltre ad occuparsi della manutenzione e dell'aggiornamento dei macchinari forniscono il cui personale medico a garanzia del servizio. Una soluzione simile a quella già attivata a Tradate per il Pronto Soccorso.
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"Solo una possibilità"
La proposta sarebbe stata sul tavolo della riunione di giovedì scorso fra i vertici dell'Asst Sette Laghi e Galmarini, la Giunta tradatese e i regionali Francesca Brianza ed Emanuele Monti. "Non c'è nessuna strada tracciata - fanno sapere dal Galmarini - Questa è solo una delle possibilità che si stanno vagliando". Positivo invece il sindaco Giuseppe Bascialla: "Potrebbe essere una buona soluzione, l'esperienza del Piemonte dimostra che ha funzionato permettendo di risolvere i problemi di difficoltà nel reperire il personale specialistico. Certo, come per il Pronto Soccorso, si dovrà vigilare sui medici che, eventualmente, saranno chiamati a lavorare nel nostro ospedale".
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