Morti in corsia, Cazzaniga: "Laura fu costretta ad abortire nostro figlio"

"Dopo l'aborto e il raschiamento mi mostrò la foto del feto".

Morti in corsia, Cazzaniga: "Laura fu costretta ad abortire nostro figlio"
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Morti in corsia, nel processo emergono nuovi dettagli sulla relazione tra l'ex viceprimario di Saronno Leonardo Cazzaniga e l'infermiera-amante Laura Taroni.

Morti in corsia: il marito di Taroni l'avrebbe costretta ad abortire

"Ho visto la foto del feto abortito di Laura". Nuovi dettagli sulla vita privata della coppia Cazzaniga-Taroni, il viceprimario accusato in totale di 12 omicidi tra le corsie dell'ospedale di Saronno e dei 3 dei famigliari dell'amante per i quali lei è stata già condannata. Durante il controinterrogatorio della difesa, Cazzaniga ha raccontato del figlio che i due avevano quasi avuto. "Ho visto la foto dopo l'intervento di raschiamento a cui lei si sottopose" ha spiegato il medico in aula, "mi aveva parlato della gravidanza, poi dopo un po' mi disse che doveva andare a fare un controllo e infine mi mostró l'immagine". Se ne era già parlato durante il processo a Taroni: la donna aveva raccontato che il Marito Massimo Guerra (che poi lei avrebbe ucciso) scoperta la gravidanza l'aveva costretta ad abortire facendole assumere dell'ossitocina. Poi, le necessarie cure dei sanitari per la rimozione del feto.

Il servizio completo su La Settimana di Saronno in edicola da venerdì 29 marzo.

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