Coop Intrecci conferma la chiusura della Vincenziana

I dettagli sulla fine del Cas a Magenta.

Coop Intrecci conferma la chiusura della Vincenziana
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Coop Intrecci conferma la chiusura della Vincenziana, annunciata in esclusiva da Settegiorni due settimane fa.  I gestori della struttura, dopo settimane di silenzio, spiegano le motivazioni. Il presidente Salis: «Finita l’emergenza, ora ci concentreremo su integrazione. Grazie alla Chiesa locale, alla comunità e alle amministrazioni del comune di Magenta per il sostegno dato in questi anni».

Coop Intrecci conferma la chiusura della Vincenziana

La cooperativa Intrecci proseguirà in altre strutture il percorso di accoglienza di richiedenti asilo avviato nel C.A.S. (Centro di Accoglienza Straordinario) istituito presso l’ex pensionato di proprietà della Fondazione La Vincenziana a Magenta e gestito per conto di Caritas Ambrosiana in convezione con la Prefettura di Milano. La rete ecclesiale ha già messo a disposizione alcuni appartamenti nel territorio della provincia di Milano all’interno del sistema di accoglienza diffusa della Diocesi dove i richiedenti asilo potranno continuare i progetti di integrazione avviati. "Terminata la fase di emergenza, che aveva spinto la Prefettura di Milano a richiedere la disponibilità di posti e portato ad individuare nell’ex pensionato di proprietà ecclesiale una soluzione temporanea, si è ritenuto che non sussistessero più le condizioni per rinnovare la convenzione già scaduta nel mese di ottobre e prorogata fino al 31 gennaio 2019. In accordo con la Prefettura la cooperativa Intrecci sta lavorando per la ricollocazione degli ospiti, avendo cura e attenzione al percorso da loro fatto finora; gli ospiti resteranno nella struttura di Magenta il tempo necessario per poter poi essere ricollocati nelle strutture individuate dalla Prefettura", si legge nella nota.

I commenti

«Finita da diversi mesi l’emergenza, diminuiti gli arrivi, è giunto il momento di chiudere questo capitolo e di aprine uno nuovo – commenta Mario Salis, presidente della Cooperativa Intrecci –Nonostante la complessità e le difficoltà connesse, è stata un’esperienza positiva, umanamente e socialmente arricchente per la quale ci sentiamo in dovere di ringraziare la Chiesa, la comunità, le amministrazioni comunali e tutte le realtà civili e associative che in questi anni ci sono state vicine. Ora inizia una nuova fase per la quale contiamo di trovare il sostegno di nuovi compagni di viaggio». «Per rispondere alla crisi migratoria abbiamo dato vita in diocesi ad un sistema di accoglienza diffusa. Questo sistema, di cui la cooperativa Intrecci è parte integrante, è in grado di offrire una risposta pronta e qualificata nel periodo di emergenza, ma anche di accompagnare le persone in percorsi virtuosi di inserimento, che sono la migliore garanzia possibile di sicurezza. Continueremo ad operare in questa direzione», sottolinea Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.

“Vincenziana chiude nel silenzio totale del Comune”

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