Bonelli e Porfido, le Asst Sette Laghi e Valle Olona cambiano volto

Politica divisa sulle nuove nomine: plaude la Lega, critico il Pd.

Bonelli e Porfido, le Asst Sette Laghi e Valle Olona cambiano volto
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Nominati oggi i nuovi direttori generali delle aziende sanitarie lombarde. Nuovi volti a Busto e Varese con Bonelli e Porfido.

Bonelli e Porfido alla guida dei nostri ospedali

Cambiano i vertici e gli uomini al volante delle Asst della provincia di Varese Sette Laghi e Valle Olona. A Varese arriverà l'ex Direttore Generale di Biella Gianni Bonelli, successore di Callisto Bravi. Per l'azienda bustocca invece il nuovo nome è quello di Eugenio Porfido, ex Direttore Generale di Savona, al posto di Giuseppe Brazzoli.

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"Scelte di buon senso"

Due nomi, quelli scelti dal governatore lombardo Attilio Fontana, che piacciono al presidente della commissione reginale Sanità Emanuele Monti. "Sono i migliori profili a disposizione - commenta - scelti da Fontana utilizzando il metodo delle quote del Buon Senso". La scelta del Presidente Fontana a Varese è stata quella di nominare i nuovi Direttori Generali di Ats e Asst utilizzando il metodo delle quote del Buon Senso". Porfido e Bonelli sono "due stimatissimi professionisti che dovranno gestire le sfide del futuro. Per quanto riguarda Busto e Gallarate, la realizzazione del nuovo ospedale. Per Varese far ripartire il rapporto con l'università e rilanciare il sistema città che non ha espresso il massimo nell'ultimo periodo".

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"Nessuna innovazione"

A livello generale, e quindi non mirate solo  all'ambito Varesino, di segno opposto il parere del Partito Democratico. "Non c’è innovazione - lamenta il capogruppo Fabio Pizzul -  sono sempre gli stessi nomi che cambiano di postazione. Ha scelto ancora una volta la politica, facendo prevalere logiche che hanno a che fare più con la vicinanza che con il merito. La Lega ha fatto man bassa e ci sono ancora più nomi targati politicamente rispetto al passato. Le nomine di oggi sono un passo indietro rispetto alla scorsa legislatura perché Maroni, anche grazie alla selezione effettuata con il test, aveva dovuto orientare le proprie scelte in modo un po’ diverso da come le forze politiche avrebbero voluto. Sappiamo che anche oggi ci sono stati tensioni e malumori in maggioranza e questo potrebbe avere conseguenze sulla giunta Fontana, già fiaccata dalle difficoltà dettate dal disallineamento con la maggioranza romana".

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