Rintracciati e denunciati dai vigili di Settimo due pirati della strada
Avevano causato due incidente stradali e non si erano fermati a prestare soccorso.
Rintracciati e denunciati dalla Polizia Locale di Settimo due pirati della strada, che avevano causato un incidente stradale.
Pirati della strada rintracciati e denunciati
Il primo sinistro si è verificato il 9 novembre sulla SP ex SS11 (tangenzialina) in direzione Cornaredo. Il conducente di un veicolo fuoristrada di colore scuro, questi i dati forniti alla pattuglia immediatamente intervenuta sul posto, ha perso il controllo e ha tamponato violentemente il veicolo che lo precedeva. Il conducente del veicolo che ha causato l’incidente, secondo i testimoni, si è fermato in un distributore poco oltre per controllare i propri danni ma, subito dopo, si è dileguato.
Proprio dalle immagini riprese alla stazione di servizio e acquisite dalla Polizia Locale è partita l’attività d’indagine. Così è stato individuato il veicolo responsabile. Dopo essere stato individuato, lo stesso, P.M., italiano di 38 anni residente a Limbiate (ma in fase di trasferimento a Bollate) si è presentato in Comando per ammettere le proprie responsabilità.
Il secondo incidente in via Reiss Romoli
Il secondo incidente, invece, è avvenuto il 13 novembre sulla via Reiss Romoli. La conducente di una bicicletta è stata investita mentre attraversava sulle strisce. La donna, V.V., 53 anni, di nazionalità albanese e residente a Settimo, è stata sbalzata sullo spartitraffico centrale, riportando gravi ferite. Il conducente dell’automobile non si è fermato. Uno dei testimoni dell’evento, fortunatamente, ha rinvenuto sul posto la targa anteriore dell’investitore e, immediatamente, sono iniziate le ricerche del responsabile.
Le indagini hanno portato a Motta Visconti e qui, con la collaborazione della Polizia Locale del posto, si è individuato il proprietario del mezzo. L’uomo, B.D. italiano di 62 anni ha ammesso di essere stato lui stesso alla guida del mezzo e di aver causato il sinistro. L’uomo, denunciato all’Autorità Giudiziaria, rischia la reclusione fino a 3 anni, oltre alla sospensione della patente fino a cinque anni.