Indipendenza Catalana Tradate è vicina
Piazza Mazzini scrive al governo della regione iberica. E' la prima a esprimere vicinanza e solidarietà al popolo che lotta per l'indipendenza catalana
La città è la prima a esprimere ufficialmente vicinanza e solidarietà per l'indipendenza catalana. Il sindaco: "Noi non siamo sordi"
La lettera tradatese
L'invito era arrivato in consiglio comunale dal leghista Federico Martegani: "Solidarietà al popolo catalano. Quanto visto in occasione del referendum, le violente repressioni dello stato spagnolo, sono una delle pagine più buie della storia della nostra Europa". E dunque il sindaco Dario Galli non ha perso tempo, condividendo lo spirito del giovane consigliere. Da piazza Mazzini è quindi partita una lettera, diretta alla Generalitat de Catalunya. "Possono esserci scambi di opinioni anche forti - ha scritto il sindaco a nome della città - ma non devono mai mancare il rispetto e la democrazia. Il silenzio dell'Unione Europea ci inquieta, la chiusura del governo spagnolo e del Re ci preoccupano. Noi a Tradate non siamo sordi e non abbiamo paura". Per quanto realtà estremamente diverse, la vicinanza è massima. "Ci sono momenti nella Storia dei nostri Popoli dove ognuno ha il suo ruolo da giocare - continua Galli - Crediamo fortemente che il messaggio di solidarietà della nostra Città possa fare alzare altri uomini e altri popoli dell'Unione Europea".
La risposta catalana
La risposta dalla Generalità non è tardata. A firmarla, a nome del governo catalano, il dottor Luca Bellizzi, della delegazione catalana in Italia. "Il più sincero ringraziamento - si legge - a titolo personale e a nome del Governo della Catalogna per le mostre di solidarietà e vicinanza al popolo catalano in questo importante momento per il nostro futuro. Le esprimo la mia gratitudine per la sincera amicizia che manifesta nei confronti del popolo catalano e il medesimo sentimento di ammirazione per la Città di Tradate".