Cerro, discarica: interviene il Comitato intercomunale di crisi ambientale

Il gruppo interviene sul possibile arrivo di nuovi rifiuti.

Cerro, discarica: interviene il Comitato intercomunale di crisi ambientale
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Comitato sulla possibile riapertura discarica.

Discarica, parla l'altro comitato

Sulla possibile riapertura della discarica di Cerro Maggiore ora interviene il Comitato intercomunale di crisi ambientale, uno dei gruppi atti negli anni '90 per la lotta contro la maxi pattumiera.
«Il comitato che ha condotto la battaglia contro la Regione e ha ottenuto la chiusura della discarica è stato il nostro -afferma uno dei componenti Walter Tomasini in risposta all'intervento del Comitato anti-discarica -, composto da moltissime associazioni di ogni genere ed estrazione di tutto il Legnanese che aveva come tre portavoce individuati tra le maggiori associazioni ambientaliste operanti a livello nazionale e, precisamente, la rappresentante di Amici della Terra Piera Landoni, la rappresentante di Legambiente locale Paola Ravelli e il sottoscritto come rappresentante del Wwf Altomilanese. Questi erano, non altri. Ovviamente - prosegue Tomasini - esistettero comitati locali precedenti ma fu il nostro che operò nel 1995, quello che portò al protocollo di chiusura della discarica che avvenne definitivamente a fine marzo 1996. Per amore di correttezza, Piera Landoni fu l'unica portavoce a essere al tavolo della trattativa per la chiusura della discarica (con Donato Barbano e Adriano Lattuada) quel fatidico 1 dicembre 1995 con il Prefetto Roberto Sorge, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Presidente della Provincia di Milano Livio Tamberi e il sindaco di Milano Marco Formentini. Ricordo con me Landoni, Ravelli e altri membri del comitato presenti agli incontri in giunta a Milano con Formentini e l'allora assessore all'Ambiente Walter Ganapini".
E conclude «Il merito e la vittoria di quella battaglia appartiene a tutti i cittadini cerresi e di tutta la zona che ci hanno seguito e sostenuto per mesi in un durissimo confronto con la Regione. Tutti hanno partecipato, contribuito con la propria presenza a imporre a Milano una gestione più moderna dei propri rifiuti. Alcuni di essi hanno ricoperto ruoli oggettivamente di maggiore e grande responsabilità. Landoni è stata una di queste».

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