Le auto abbandonate, bruciate , era uno dei problemi più annosi che affliggeva la città da diverso tempo, una condizione di disagio più volte sottolineata dai cittadini. È partita in questi giorni nelle periferie di Abbiategrasso l’operazione di ricognizione e censimento finalizzata alla rimozione definitiva delle carcasse di auto abbandonate. L’intervento, che interessa diverse aree di edilizia residenziale pubblica in particolare il quartiere Folletta e la zona di via Fratelli Cervi, segna il passaggio alla fase operativa del protocollo d’intesa siglato lo scorso novembre tra il sindaco Cesare Nai e il Presidente di Aler Milano, Alan Rizzi.
Una sinergia per la sicurezza
L’iniziativa non è solo una questione di estetica, ma una risposta concreta a un’emergenza che tocca la sicurezza e l’igiene pubblica. Molti dei veicoli individuati giacciono da mesi, se non da anni, nei pressi degli stabili Aler, trasformandosi in discariche a cielo aperto, rifugi per animali randagi e focolai di incuria che alimentano il senso di insicurezza tra i residenti.
«Si tratta di un intervento concreto e atteso da tempo», ha dichiarato l’Assessore alla Sicurezza Chiara Bonomi. «Rispondiamo finalmente alle numerose segnalazioni dei cittadini. Questa operazione dimostra che la collaborazione tra enti è la chiave per risolvere problematiche complesse che richiedono risorse e coordinamento strutturato».

La macchina operativa
Il piano vede coinvolti in prima linea la Polizia Locale, l’Ufficio Ecologia e i tecnici di Aler. Dopo la mappatura delle criticità, si procederà con le verifiche burocratiche previste dalla legge per identificare i proprietari o dichiarare lo stato di abbandono. Successivamente, le carcasse verranno rimosse e trasportate presso impianti autorizzati per lo smaltimento e il riciclo dei materiali.
Il monitoraggio continua
Aler ha ribadito come questa iniziativa rientri in una strategia più ampia volta a migliorare la qualità della vita degli inquilini e la vivibilità dei complessi abitativi. L’attività non si fermerà alla prima ondata di rimozioni: l’Amministrazione comunale continuerà nei prossimi mesi con la classificazione dei mezzi e la stima dei costi di demolizione. Dal Comune arriva infine un appello alla cittadinanza:
«Invitiamo tutti a continuare a segnalare situazioni di abbandono. La tutela del decoro urbano è un impegno collettivo che parte dal rispetto delle regole e dei beni comuni».