La mancata trascrizione delle intercettazioni telefoniche ha fatto slittare il giorno di Adilma Pereira Carneiro. L’inizio del nuovo anno e più precisamente la data del 19 gennaio 2026 porterà con sé le parole di Pereira, la donna brasiliana accusata, insieme ad altre otto persone, di essere la mente del presunto piano omicida che coinvolse il compagno Fabio Ravasio, morto travolto da un’auto mentre stava rincasando in bicicletta tra Casorezzo e Parabiago il 9 agosto 2024.

Fabio Ravasio, vittima dell’omicidio del 9 agosto 2024
Dopo una serie di slittamenti il presidente della Corte d’Assise del Tribunale di Busto Arsizio Giuseppe Fazio ha fissato nuovamente il calendario prorogando l’incarico di mettere nero su bianco ciò che si sono dette le nove persone finite alla sbarra prima della tragica scomparsa.
Il commento dell’avvocato difensore della Pereira
Le lungaggini dell’iter giudiziario, però, non impensieriscono l’avvocato difensore della brasiliana Edoardo Maria Rossi, che ha spiegato:
“E’ stato conferito un nuovo incarico al perito affinché si possa arrivare a consegnare le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e la mia assistita possa esprimersi dicendo ciò che ritiene opportuno rispetto a questa vicenda. Tutto è quindi rimandato alla data del 19. Il Tribunale è stato lungimirante nell’andare incontro a varie esigenze. Si tratta di tante parti processuali, del funzionamento di una Corte d’Assise. Insomma, tutti tasselli che rendono l’iter piuttosto complesso. Il ritmo rimane comunque serrato”.