Il progetto

Le Pmi ponte tra scuola e lavoro: nasce la borsa di studio «Lanfranco Temporiti»

Un’iniziativa che celebra il legame tra territorio, formazione e imprenditorialità, valorizzando il talento giovanile e la memoria di un imprenditore lungimirante.

Le Pmi ponte tra scuola e lavoro: nasce la borsa di studio «Lanfranco Temporiti»

Tre borse di studio da mille euro ciascuna per gli studenti più meritevoli di tre istituti di istruzione superiore del territorio. È l’iniziativa, promossa in ricordo di Lanfranco Temporiti in occasione del 60esimo anniversario di fondazione della Temporiti Srl di Mesero, che i figli dell’imprenditore e attuali titolari dell’impresa Stefania e Massimiliano hanno deciso di portare avanti per onorare la memoria del padre. L’istituzione delle borse di studio, che saranno assegnate la prossima estate agli studenti che al termine di questo anno scolastico si diplomeranno con i migliori risultati, è stata presentata nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 14 novembre, nella sede dell’azienda.

All’incontro hanno partecipato Davide Garavaglia, sindaco del Comune di Mesero, Luciana Ciceri, presidente Api (Associazione piccole e medie industrie), Stefano Valvason, direttore generale Api, insieme ai dirigenti scolastici Carmela Pisani dell’Iis «Alessandrini Mainardi» di Vittuone, Michele Raffaeli dell’Iis «E. Alessandrini» di Abbiategrasso e Lucia Mairani e Silvia Macrì, referenti per l’orientamento in uscita dell’Iis «Antonio Bernocchi» di Legnano. Presenti anche i collaboratori dell’azienda, che hanno scelto di fermarsi oltre l’orario di lavoro per ricordare insieme il fondatore.

Un uomo, un’impresa, un territorio

Lanfranco Temporiti iniziò la sua avventura imprenditoriale nel 1965, nell’abitazione dei suoi genitori. Da quella piccola realtà domestica è nata un’azienda che nel tempo si è specializzata nella progettazione e produzione di freni e apparecchiature elettromeccaniche per il settore del sollevamento industriale, con una forte vocazione all’innovazione e alla qualità costruttiva, e che oggi celebra sessant’anni di attività. «Mio padre è stato un imprenditore profondamente legato a questo territorio – ha ricordato Stefania Temporiti – Un legame che si è manifestato in molteplici forme: attraverso il suo lavoro, tanti ragazzi di Mesero e dei paesi vicini hanno iniziato a lavorare nella nostra azienda e molti sono rimasti per quarant’anni, ma anche attraverso il suo impegno civile. È stato presidente della squadra di calcio locale e presidente della corale del paese, perché credeva che fare impresa significasse anche contribuire alla vita della comunità».

A confermare il forte legame col territorio è stato anche il sindaco Garavaglia: «In questa occasione celebriamo una storia, una famiglia, un modo di fare impresa. L’impegno e la visione di Lanfranco Temporiti hanno contribuito e a costruire un pezzo della nostra identità collettiva trasmettendo valori, entusiasmo e rispetto. La scelta di dare ai giovani del territorio un’occasione per crescere è un progetto che parla di comunità e anche di futuro. Oggi Mesero si stringe attorno alla famiglia Temporiti con affetto e riconoscenza». Il primo cittadino ha quindi ringraziato i titolari dell’azienda per aver «voluto condividere con la comunità un investimento sui giovani, mettendo radici per il futuro» e rivolgendosi ai ragazzi ha affermato: «Ogni successo nasce dall’impegno: non smettete mai di crederci».

I valori che guidano l’azienda

«Chi ha conosciuto Lanfranco sa che era un uomo di visione, animato da una curiosità instancabile e da una voglia costante di imparare e migliorarsi. L’onestà e l’etica del lavoro erano per lui principi irrinunciabili, così come il rispetto per gli altri e la capacità di confrontarsi con opinioni diverse dalle proprie. Aveva una fiducia straordinaria nelle capacità degli altri, soprattutto dei giovani, a cui non faceva mai mancare consigli basati sulla sua esperienza. Pretendeva, così come lo dava, il rispetto delle regole e dei doveri sul lavoro. Poteva sembrare severo, ma era giusto ed equo – ha ripreso la titolare – Tutte queste caratteristiche sono diventate il patrimonio che io e mio fratello abbiamo fatto nostro per continuare a guidare l’azienda dopo la sua mancanza. Oggi l’azienda è giunta alla terza generazione, ma quei valori trasmessi da Lanfranco restano ben saldi nella nostra cultura aziendale».

Una borsa di studio per il futuro

In occasione del 60esimo anno dall’inizio dell’attività della Temporiti Srl, «vogliamo onorare la sua memoria con questa iniziativa, che rappresenta perfettamente i valori in cui credeva – ha sottolineato la figlia – In collaborazione con Api, con le nostre borse di studio vogliamo offrire ai giovani non solo un riconoscimento del merito per il loro percorso di studio, ma anche un’opportunità concreta per valorizzare la propria formazione scolastica e avvicinarsi al mondo produttivo. Crediamo profondamente che le piccole e medie imprese siano luoghi dove il sapere si trasforma in fare, dove i giovani possono trovare spazio per crescere, sperimentare, dare il proprio contributo. Nella nostra azienda lavoriamo ogni giorno per costruire una cultura industriale basata su competenza, attenzione al cliente e ai collaboratori, e responsabilità sociale. Queste borse di studio fanno parte di un più ampio impegno di sostenibilità sociale: vogliamo generare un impatto positivo e duraturo nella nostra comunità, rafforzando il legame con le istituzioni e le scuole del territorio».

A questo scopo la Temporiti Srl ha coinvolto tre istituti scolastici del territorio, con l’obiettivo di «rafforzare, anche nel futuro, il legame tra scuola e impresa. Vogliamo offrire ai ragazzi opportunità concrete di crescita professionale, anche attraverso i progetti di alternanza scuola-lavoro e stage finalizzati all’inserimento di competenze tecniche in azienda – ha affermato Stefania Temporiti – Le piccole e medie imprese sono una risorsa fondamentale per il nostro territorio ed è necessario valorizzarle, soprattutto tra le giovani generazioni. Sono proprio i giovani che, con le loro competenze e il loro entusiasmo, possono fare la differenza: possono creare quel ponte necessario tra la tradizione che ci ha portato fin qui e l’innovazione che ci guiderà verso la crescita futura».

Il progetto di Api

«Oggi Temporiti Srl è diventata un’aula non convenzionale, dove il sapere scolastico incontra il fare. Le Pmi hanno storie straordinarie, fatte di persone, radicamento territoriale, ingegno e resilienza: è importante valorizzarle. Iniziative come questa borsa di studio mostrano quanto sia strategico aprirsi al racconto, condividere valori e creare connessioni per favorire l’engagement. La presenza congiunta di istituzioni, scuola e impresa non è casuale e dimostra che il valore sistemico nasce dalla collaborazione e dalla capacità di costruire visioni condivise – ha evidenziato Stefano Valvason, direttore generale Api, a cui sono associate circa duemila imprese produttive del territorio – Oggi più che mai, in un momento storico particolare e delicato, è fondamentale stare insieme e fare azioni di sistema, muoverci uniti. Ciascuno deve fare la propria parte per continuare a costruire il futuro portando avanti le aziende manifatturiere, che sono la forza del Made in Italy».

Luciana Ciceri, presidente di Api, ha spiegato che «questa iniziativa si inserisce nel progetto di Api intitolato “Anche io lavoro in una Pmi” e rappresenta un’occasione preziosa di dialogo per costruire un ponte concreto tra formazione e futuro professionale e imprenditoriale, favorendo una didattica orientata alle competenze e alla realtà produttiva. Le borse di studio “Lanfranco Temporiti” ci trasmettono un messaggio importante: credere nelle proprie capacità, scoprire il valore del lavoro e quanto l’impegno possa aprire strade reali nel tessuto industriale locale. La decisione di Stefania e Massimiliano Temporiti di coinvolgere tre istituti scolastici racconta l’anima delle Pmi associate, fatte di apertura, responsabilità sociale e volontà di generare opportunità per i giovani del territorio – ha sottolineato – È fondamentale che il Paese mantenga la sua produttività e questo può essere realizzato anche tramite la collaborazione tra istituzioni, scuole e mondo manifatturiero».

Anche i dirigenti scolastici e gli insegnanti presenti hanno evidenziato l’importanza di ricongiungere la scuola e il mondo del lavoro e il bisogno di concretezza. «Speriamo in un vero rilancio dell’istruzione tecnica coordinato con le imprese per orientare i ragazzi a scelte consapevoli in base alle loro attitudini e ai loro desideri, presentando loro prospettive possibili per i loro progetti di vita», ha affermato il dirigente dell’«Alessandrini» di Abbiategrasso Michele Raffaeli.