LAVORO

Freudenberg: annunciata la chiusura dello stabilimento di Rho

I rappresentanti sindacali dei lavoratori chiedono di ritirare i licenziamenti «Non si può buttare tutto nella spazzatura»

Freudenberg: annunciata la chiusura dello stabilimento di Rho

Stato di agitazione nello stabilimento Freudenberg di via Risorgimento nella frazione rhodense di Mazzo. L’azienda ha annunciato l’intenzione di spostare la produzione in Slovacchia e negli Usa per riuscire a mantenere i margini di profitto fortemente ridotti dopo i dazi.

Tutti i 42 dipendenti della Freudenberg resteranno a casa, in via Risorgimento non resterà più nessuno

Tutti i 42 dipendenti della Freudenberg resteranno a casa. Al sito produttivo di via Risorgimento 34 a Rho non resterà più nessuno: è questa la decisione presa dal Gruppo Freudenberg, specializzato nella produzione e vendita di filtri industriali, che lo scorso 5 novembre ha comunicato ai dipendenti la decisione di chiudere il sito produttivo. I Sindacati hanno incontrato l’azienda presso la sede di Assolombarda, la Rsu e la Fillea Cgil di Milano e hanno chiesto con forza di «ritirare tale provvedimento e di considerare qualunque soluzione alternativa che salvaguardi l’occupazione e la continuità produttiva, anche con il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Lo stabilimento di Rho sito di eccellenza nella produzione di filtri industriali chiediamo il mantenimento

Al momento – spiegano i rappresentanti sindacali – la Società ha confermato il contenuto della comunicazione di licenziamento collettivo, rinviando ai prossimi incontri ogni valutazione rispetto alle richieste sindacali». «Il sito di Rho – scrivono i sindacati – , è un sito di eccellenza nella produzione di filtri industriali, per questo chiediamo il mantenimento della produzione in Italia. «Lo stabilimento di Rho del Gruppo Freudenberg – proseguono i sindacati – è sempre stato ed è tuttora un sito di eccellenza nella produzione di filtri industriali, l’attività produttiva è a pieno regime così come gli ordinativi. Negli ultimi anni sono stati fatti grandi investimenti, assunzioni e importanti accordi come quello sul premio di risultato. Non si può buttare tutto nella spazzatura da un giorno all’altro. I lavoratori chiedono alla società risposte certe a partire dal prossimo incontro di giovedì 13 novembre: garanzia del posto di lavoro e mantenimento della produzione in Italia».

L’onorevole della Lega Fabrizio Cecchetti: “Mancanza di rispetto verso chi, ha contribuito alla crescita dell’azienda”

«La decisione del Gruppo Freudenberg di chiudere lo stabilimento di Rho e licenziare 42 lavoratori è un atto inaccettabile che colpisce ancora una volta i nostri territori e le famiglie lombarde. Non si può smantellare un sito produttivo attivo e di eccellenza, spostando la produzione all’estero e lasciando a casa decine di persone da un giorno all’altro. È un comportamento che manca di rispetto verso chi, in questi anni, ha contribuito con professionalità e impegno alla crescita dell’azienda.» – afferma l’onorevole della Lega Fabrizio Cecchetti – «Ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Imprese e del Made in Italy per chiedere che il Governo intervenga immediatamente, aprendo un tavolo di confronto con l’azienda per salvaguardare i posti di lavoro e la continuità produttiva. La Lombardia non può continuare a perdere realtà industriali storiche per scelte dettate solo dal profitto. Come Lega saremo al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie»”