Conferito questa mattina, sabato 8 novembre, il premio internazionale Lombardia è Ricerca. A vincerlo, il progetto degli studenti del liceo Majorana di Rho, “Ricordami”.
Il premio Lombardia è Ricerca agli studenti del Majorana di Rho
Una console speciale, sia per il tipo di giochi che offre, sia (e soprattutto) per i giocatori per i quali è stata pensata: i malati di Alzheimer. Si chiama “Ricordami”, ed è l’anima del progetto nato tra i banchi del liceo Majorana di Rho vincitore del premio Lombardia è Ricerca, premio realizzato in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi.
Il momento della premiazione:
Il progetto del Majorana
A raccontare il progetto sono gli studenti Gabriele e Alessia:
“Ricordami è una console di gioco progettata specificatamente per i malati di Alzheimer. Tramite dei test di logica l’anziano non solo cerca di combattere contro malattia ma è anche risorsa clinica rilevante perchè permette al medico di verificare i dati raccolti sotto forma di grafici, delineando andamento della malattia,
Il progetto ha richiesto più di un anno di lavoro. Alla base c’è stata una fase di ricerca, in cui abbiamo cercato informazioni sull’Alzheimer per capire come aiutare al meglio i pazienti. Ne è valsa la pena.
Quando Gerry Scotti ha detto il nome della nostra scuola non ci credevamo. Avevamo visto gli altri progetti nei giorni scorsi e credevamo di arrivare terzi. Abbiamo riconosciuto un’umanità e un talento negli altri progetti che ci avevano fatto dire che non ce l’avremmo fatta”.
Primi risultati dal Premio 2022
Nuovi premi conferiti, e quelli “vecchi” che fanno strada, a conferma del valore dell’iniziativa. Si è infatti da poco conclusa la prima fase di sperimentazione del braccialetto hi-tech di Rosalind Picard, vincitrice dell’edizione 2022 del premio.
“l progetto, sviluppato in collaborazione con il Centro Munari dell’Ospedale Niguarda, ha portato per la prima volta questa tecnologia dai laboratori ai pazienti, coinvolgendo 100 persone, tra cui anche pazienti pediatrici – ha spiegato il deputato Fabrizio Sala, ex vicepresidente di Regione Lombardia – Il dispositivo ha consentito ai medici di monitorare le crisi epilettiche non solo in ambiente ospedaliero, ma anche nella vita quotidiana, offrendo una nuova prospettiva sulla gestione della malattia e sulla sicurezza dei pazienti.
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Grazie a questo approccio sono stati raccolti oltre seicento episodi reali, un patrimonio di dati che ha permesso di comprendere meglio quando e come si manifestano le crisi epilettiche e di adattare le cure in modo sempre più preciso e personalizzato.
Questi risultati dimostrano che la tecnologia può migliorare sensibilmente la sicurezza dei pazienti, ridurre le emergenze e, in futuro, persino consentire di prevedere e prevenire le crisi prima che si manifestino. Un traguardo di grande valore, soprattutto per i bambini e le loro famiglie, che potranno contare su un sostegno concreto nella gestione quotidiana della patologia.
Questo conferma come il Premio ‘Lombardia è Ricerca’, realizzato in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi, non sia soltanto un riconoscimento scientifico, ma anche un motore reale di innovazione e di ricerca, capace di generare nuove opportunità per il nostro Paese”