Un patto educativo tra generazioni: il Comune di Parabiago e l’Istituto Scolastico di via Legnano insieme per il Service Learning. Un filo diretto tra l’aula e la casa di riposo in cui i bambini dell’infanzia diventano compagni di viaggio dei nonni e viceversa.
Un progetto triennale
In seguito all’approvazione della convenzione triennale tra Comune e Istituto Scolastico di via Legnano, deliberata dalla Giunta Comunale lo scorso 24 ottobre, prende avvio un progetto intergenerazionale che crea valore formativo per i più giovani e solidale per i meno giovani, i nonni.
L’elenco delle attività previste
Le attività previste dalla convenzione riguardano:
– la biodanza, che sviluppa competenze sociali, civiche e comunicative. Attraverso l’espressione corporea e il movimento, infatti, si acquisisce maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, imparando poi a comunicarle. Si lavora sull’empatia, sul lavoro di gruppo e sull’accettazione delle fragilità dell’altro.
-la corrispondenza epistolare, con la quale ciascun bambino comunicherà con il nonno a lui associato. Questa attività stimola i nonni a mantenere attive scrittura e lettura, mentre i bambini sviluppano competenze di pre-grafismo. In questo scrivere (o disegnare), attendere la risposta e riscriversi, entrambe le generazioni fanno esperienza di legami affettivi e di allenamento alle capacità comunicative di ciascuno.
-le festività di Natale e Carnevale, durante le quali il gioco e il dono saranno al centro delle relazioni.
-i burattini, un’occasione per sviluppare la comunicazione verbale attraverso il racconto, la teatralità e le tradizioni. L’attività prevede la costruzione di marionette con tecniche creative ed espressive, nonché la preparazione di una rappresentazione teatrale aperta alle famiglie.
Il commento del sindaco
Il sindaco Raffaele Cucchi, nel commentare l’avvio dell’iniziativa, ha dichiarato:
“Questo progetto rappresenta un bellissimo esempio di comunità educante, dove la scuola e la casa di riposo collaborano per creare legami autentici tra generazioni. I bambini imparano attraverso l’incontro e l’esperienza, mentre i nostri anziani ritrovano nel dialogo con i più piccoli uno stimolo e una fonte di gioia. È un modo concreto per costruire una città più solidale e attenta alle relazioni umane”.