Il racconto

Il Viaggio della Memoria e la sua “restituzione”

Commozione per la lettura in aula consiliare dei nomi degli abbiatensi deportati

Il Viaggio della Memoria e la sua “restituzione”

Non è stata una seduta come le altre, quella del Consiglio comunale di Abbiategrasso dello scorso 29 ottobre. L’apertura dei lavori non è stata dedicata a ordinari punti all’ordine del giorno, ma a un atto di fondamentale importanza civica e morale: la “restituzione” del Viaggio della Memoria 2025. Undici studenti, relatori d’eccezione, hanno trasformato l’aula consiliare in un luogo di ascolto e commozione, dimostrando come il ricordo possa e debba essere un motore per il presente.

Un “pellegrinaggio laico” per l’80° Anniversario

Il contesto di questa straordinaria testimonianza affonda le radici tra il 9 e il 12 maggio scorsi. In quelle date, undici studenti delle scuole abbiatensi (Aldo Moro, IC Palestro, Terzani, Bachelet, Alessandrini, Lombardini e Scuola Media Europea) hanno partecipato al Viaggio della Memoria.

Accompagnati dalla professoressa Rosaria Princi (IC Aldo Moro) e dai consiglieri Florangela Cirielli (maggioranza) ed Edoardo Grittini (opposizione), i ragazzi hanno preso parte a quello che la stessa consigliera Cirielli ha definito un “pellegrinaggio laico”, organizzato in occasione dell’80esimo Anniversario della Liberazione dei campi di concentramento.

 

abbiategrasso-viaggiodellamemogia-consiglio1

 

Il viaggio ha toccato tappe di un dolore storico incommensurabile

 

Ciò che è emerso con forza durante la seduta del 29 ottobre non è stato il semplice resoconto di una gita scolastica, ma la cronaca di un’esperienza profondamente trasformativa. La consigliera Cirielli ha elogiato “l’attenzione, la partecipazione e il coinvolgimento emotivo” di Antonio, Samuele, Tommaso, Virginia, Camilla, Eufemia, Giada, Giorgia, Jan, Martina e Tania. Una sensibilità che non è passata inosservata, tanto da meritare i complimenti ufficiali degli organizzatori di ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti).

Sulla stessa linea il consigliere Grittini, che ha sottolineato come la “complessità emotiva” del percorso abbia segnato una tappa fondamentale nella crescita dei giovani, unendo in modo prezioso un gruppo così eterogeneo e ricettivo.

Ma è stata la voce degli studenti a colpire nel profondo l’assise cittadina. Con passione ed empatia, hanno descritto non solo i luoghi, ma soprattutto le riflessioni scaturite. Come da loro stessi ammesso, è stata un’occasione per “abbracciare la storia” in un modo che nessun libro di testo può restituire. Hanno toccato con mano la differenza abissale tra un nome su una pagina e una persona in carne e ossa, tra un numero stampato e una vita brutalmente strappata all’affetto dei suoi cari in nome di un’ideologia folle e disumana.