Si è concluso con successo a Villa Burba l’evento dal titolo «Aut Out: costruire insieme una comunità inclusiva».
Un progetto importante avviato nel 2023 da Sercop in coprogettazione con Cooperho
Un progetto importante avviato nel 2023 da Sercop in coprogettazione con Cooperho – Consorzio di Cooperative Sociali, Cooperativa Cura e Riabilitazione, Cooperativa Metafora e Polisportiva Oratorio San Carlo, grazie al contributo di Regione Lombardia nell’ambito del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità che ha permesso di raggiungere 120 tra bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Due i momenti della giornata di sabato. Al mattino l’incontro dal titolo «Esperienze di inclusione tra scuola, territorio e sport» che ha ripercorso, insieme ai protagonisti, esperienze e apprendimenti maturati grazie al progetto; al pomeriggio ampio spazio a laboratori e attività per bambini e ragazzi organizzati dalle cooperative e associazioni che hanno animato il progetto.
Una rete capace di ascoltare, collaborare e crescere insieme
«Aut Out ha mostrato quanto sia importante investire su una rete capace di ascoltare, collaborare e crescere insieme. Il progetto ha coinvolto non solo i ragazzi e le loro famiglie, ma l’intera comunità, contribuendo a costruire un territorio più accogliente, consapevole e attento ai bisogni di tutti – ha affermato l’assessore con delega alle Politiche Sociali e Disabilità Paolo Bianchi, in qualità di Presidente del Tavolo delle Politiche Sociali del Rhodense – Se è vero che l’inclusione nasce dall’incontro e dalla conoscenza reciproca, in questi due anni la comunità ha imparato a guardare con occhi nuovi i propri ragazzi, riconoscendo in ciascuno di loro una risorsa preziosa. È questo il valore più grande che il progetto ci lascia».
La direttrice di Sercop Di Bartolo: “Sperimentato un modello che unisce una progettazione condivisa”
Soddisfazione per il lavoro svolto anche dalla direttrice attività di produzione dei servizi di Sercop Annamaria Di Bartolo. «Con Aut Out abbiamo sperimentato un modello di intervento che unisce progettazione condivisa, lavoro di rete e concretezza delle azioni. Il coinvolgimento della rete di scuole, famiglie, associazioni e realtà sportive dimostra che l’inclusione diventa possibile quando la comunità si riconosce parte di un percorso comune. Il progetto lascia un’eredità concreta fatta di relazioni, sperimentazioni, traguardi raggiunti e apprendimenti sul campo imprescindibili per il futuro».