Lutto

Il saluto di Pregnana a Roberto Croce

Nel pomeriggio di mercoledì in una gremita chiesa dei santi Pietro e Paolo i funerali del pregnanese

Il saluto di Pregnana a Roberto Croce

Una folla commossa si è ritrovata nel pomeriggio di mercoledì 15 ottobre a Pregnana per l’ultimo saluto a Roberto Croce.

Roberto Croce

71 anni, il pregnanese è mancato domenica all’ospedale di Rho, dove era ricoverato a causa di un tumore riscontrato a settembre.
«Una persona limpida» lo ha ricordato don Alessandro Teodi, che ne ha celebrato il funerale.
Il sacerdote ha messo in luce la trasparenza di Roberto, «una persona che quando diceva ciao, intendeva ciao e null’altro».

Persona limpida

Conosciuto da moltissime persone, Roberto Croce è stato sposato per 41 anni con la moglie Marisa.
Imbianchino e poi artigiano, è sempre stato molto abile nei mestieri in cui era richiesta manualità e nell’attività di bricolage.
Ora residente in via Roma, ha vissuto la propria vita seguendo sempre il proprio pensiero, senza lasciare che convenzioni sociali o mode intaccassero il suo stile.

 

“Ma che film la vita”

In tanti ne ricordano la bionda chioma, tenuta lunga sulle spalle, e la passione per la musica.
«Ci tengo a ringraziare le persone accorse mercoledì pomeriggio per i funerali di mio fratello – dice Lorenzo Croce – Non mi aspettavo ci fosse tutta questa partecipazione, che Roberto fosse conosciuto da così tanti. Ricordo un aneddoto di mio fratello, che racconta che tipo era. Successe quando tornai a casa dopo un lungo ricovero in ospedale. Trovai la casa imbiancata, e una splendida scritta con la frase della canzone dei Nomadi «Ma che film la vita». La leggo ogni mattina. Grazie alla giunta comunale, al parroco don Alessandro per esserci stati vicino. E poi, a mio nome, il grazie al personale del reparto di Oncologia e Gastroenterologia dell’ospedale di Rho per essersi presi cura di Roberto».