QUESTIONE DI ETA'

Il sindaco Dario Candiani ha escluso un mandato bis

Un annuncio a sorpresa, arrivato con un tono pacato ma deciso durante l'ultima seduta del Consiglio comunale nella sala di piazza Italia

Il sindaco Dario Candiani ha escluso un mandato bis

Un annuncio a sorpresa, arrivato con un tono pacato ma deciso durante l’ultima seduta del Consiglio comunale nella sala di piazza Italia. Il sindaco di Magnago, Dario Candiani, ha comunicato ufficialmente che non si ricandiderà per un secondo mandato.

Una decisione presa con largo anticipo

Una decisione presa e resa pubblica con largo anticipo, dato che il suo incarico, iniziato il 12 giugno 2022, scadrà tra più di un anno e mezzo. La riflessione del primo cittadino è iniziata partendo dalla natura stessa del ruolo che ricopre, un ruolo vissuto con lo stesso spirito di servizio che ha animato i suoi 40 anni di professione medica.

«Io credo che fare il sindaco sia un grosso impegno e me ne sono reso conto – ha esordito Candiani – Ho fatto 40 anni il medico di base: l’ho fatto volentieri, non l’ho fatto per avere gratificazioni, l’ho fatto perché mi sentivo di doverlo fare. Allo stesso modo ho accettato anche la carica di sindaco per dare qualcosa per la comunità».

“Un carico di lavoro importante incompatibile con l’avanzare dell’età”

La motivazione principale dietro la sua scelta è legata al carico che la carica comporta, soprattutto in relazione all’età.

«Credo che sia un impegno molto oneroso in termini di tempo, di impegni e di altro – ha affermato il dermatologo classe 1953 – Vista la mia età, posso dire pubblicamente che non ho intenzioni di ricandidarmi», ha dichiarato con nettezza.

“Manca armonia nei dibattiti politici”

Nelle sue parole, anche una riflessione sulla complessità del governare un Comune, che a suo dire richiederebbe più di un mandato per essere veramente efficace. «Mi dispiace», ha aggiunto, «perché io credo che un sindaco abbia bisogno di almeno due mandati per poter esprimersi al meglio, perché nei primi cinque anni deve poter capire come funziona l’Amministrazione». È a questo punto che, guardando tra il pubblico in sala, il suo sguardo si è posato su Mario Ceriotti, ex assessore e suo collega in una precedente esperienza amministrativa. Un ricordo che ha portato con sé una nota nostalgica, alludendo a un clima politico differente dall’attuale. «Una prima infarinatura l’avevo fatta quando sono stato assessore insieme a Ceriotti – ha proseguito il primo cittadino – Mi ricordo che c’era una bella armonia a quei tempi che non ritrovo attualmente».

Gli auguri per il suo successore

Infine, un augurio spassionato e non politico per il suo successore, chiunque esso sia. Un messaggio che delinea la sua visione del ruolo di sindaco: un servitore dei cittadini al di sopra delle parti. «Faccio tutti gli auguri al prossimo sindaco e devo dire che non mi importa se sarà di destra o di sinistra. Io non ho tessere, per cui onestamente per me un sindaco deve tutelare soprattutto l’Amministrazione e i cittadini, non deve pensare alla politica. Mi auguro che possa essere molto migliore di me».