Autodidatta per passione

Mauro Fusè tra i 250 finalisti di tutto il mondo con l’opera «Ritratto di donna»

L’artista selezionato per la Mostra internazionale di pittura a Sanremo

Mauro Fusè tra i 250 finalisti di tutto il mondo con l’opera «Ritratto di donna»

Un’arte particolare, nata da autodidatta e perfezionata in tanti anni di ricerca con grande passione. L’ossonese Mauro Fusè, che nella vita per studio e lavoro si è dedicato ad altro, ha coltivato da sempre il suo amore per la pittura perfezionandosi negli anni in una tecnica antica, quanto particolare, che si basa sull’impiego di colori mescolati alla cera, ottenuti in parte da estratti di fiori e minerali e in parte da terre pregiate: quella dell’«encausto, utilizzata dagli egizi e fino al tardo Medioevo», spiega il 56enne di Ossona, sposato e padre di un ragazzo di 16 anni.

La mostra internazionale

Grazie a questa tecnica e al suo talento l’uomo è stato selezionato tra i 250 artisti finalisti provenienti da tutto il mondo per partecipare con una sua opera, intitolata «Ritratto di donna», alla Mostra concorso internazionale «Arte Expo» che si terrà dal 13 al 16 novembre al teatro Ariston di Sanremo. In precedenza sono state solo due le occasioni in cui il 56enne ha voluto presentare le sue opere in pubblico, in entrambe le occasioni ai suoi concittadini durante le ultime edizioni dell’antica Fiera di San Bartolomeo a fine agosto.

La storia

«Dipingo da sempre. Il mio primo quadro l’ho realizzato nel 1985, quando avevo 16 anni, e dopo quarant’anni si trova ancora nella caserma dei Vigili del fuoco di Corbetta – racconta Mauro Fusè – Non ho mai fatto mostre. Ho sempre dipinto per me e per altri su richiesta, faccio ritratti essenzialmente. Sono perito elettronico e ho fatto il barman per 30 anni, ora faccio il macellaio ad Arese. La pittura l’ho sviluppata come autodidatta per passione e ho fatto tante ricerche sulla tecnica dell’encausto che utilizzo. Faccio tutto io: telai in legno, tele con i sacchi di juta del caffè, i colori li preparo con materiali naturali, resine, collanti vegetali, e poi i dipinti. Un po’ per gioco ho mandato la foto di un mio quadro sul sito del Festival dell’arte di Sanremo e mi hanno chiamato subito, sono entrato nella graduatoria dei 250 finalisti a livello internazionale».

Il concorso

Per l’occasione dal 13 al 16 novembre il Teatro Ariston, uno dei simboli della cultura popolare italiana, si trasformerà in un palcoscenico dedicato all’arte, accogliendo artisti da ogni parte del mondo. Ogni opera avrà il suo spazio, pensato per valorizzarne appieno l’impatto visivo ed emotivo. Il Festival si articolerà in diverse sezioni tematiche, spaziando dal paesaggio alla figura, dalla scultura all’acquerello, fino alla fotografia e alla video art e ci sarà un concorso, con in palio il primo premio di 15mila euro, il secondo di 6mila euro e il terzo di 4mila euro. Le opere di tutti gli artisti saranno inoltre inserite in un libro.

«Non ci sto più nella pelle, sono molto emozionato – conclude Mauro Fusè – Per me già essere lì sarà un traguardo enorme, è fantastico».