La mummia di Rho, appartenente all’Arcivescovo di Milano Leone da Perego, potrebbe presto lasciare il cimitero di corso Europa per essere custodita nella parrocchia di San Vittore. Questo, grazie all’interessamento dello storico Piero Airaghi e dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini che nelle scorse settimane ha inviato allo storico Airaghi una lettera nella quale spiega il «lavoro» che sta facendo.
Ritrovata nella soffitta della vecchia chiesa di San Vittore a Rho nell’estate del 1840
Una storia particolare quella del corpo dell’Arcivescovo Leone da Perego, morto a Legnano nel 1257. La mummia dell’Arcivescovo fu, infatti, ritrovata nella soffitta della vecchia chiesa di San Vittore a Rho nell’estate del 1840 durante i lavori di abbattimento della basilica, per fare posto a quella nuova. Gli operai che stavano eseguendo i lavori trovarno sul solaio della basilica una cassa in legno, all’interno una mummia perfettamente conservata.
La mummia ritrovata è effettivamente il corpo dell’Arcivescovo Leone da Perego»
«Da alcune scritte e dai paludamenti indossati – spiega lo storico Piero Airaghi – si scoprì che era l’arcivescovo di Milano Leone da Perego» Cosa ci faceva nella soffitta della basilica di San Vittore? Secondo le ricerche fatte da Airaghi la salma fu «lasciata nella soffitta della chiesa da San Carlo Borromeo, il motivo? «Il motivo non è mai stato appurato – spiega Airaghi – quello che invece è stato appurato dopo diversi studi e ricerche, l’ultima fatta nel 1984 all’Università La Sapienza di Roma con la datazione al carbonio C14 è che la mummia ritrovata è effettivamente il corpo dell’Arcivescovo Leone da Perego»
Nel 1963 la salma di Leone da Perego venne collocata in un loculo al piano sotterraneo del cimitero di Rho
Mummia che oggi non è più in condizioni di poter essere esposta a causa di uno stato di conservazione non idoneo. «Quando è stata ritrovata – spiega Piero Airaghi – la mummia fu posta dentro un urna di vetro e collocata nel cimitero di Corso Europa. I rhodensi erano orgogliosi di poter pregare sulla tomba dell’Arcivescovo, nel 1878 l’allora sindaco Giovanni Battista Beretta scrisse sul bolletino comunale che a Rho vi erano due cose degne di nota, il Santuario e una bella perfettissima mummia dell’Arcivescovo Leone da Perego» Ma poi… «Poi – spiega AIraghi – all’inizio del 1936 la mummia ben conservata su indicazione del Podestà venne spostata in un loculo-magazzino dove, a causa di un allagamento si rovinò tutta e dove rimase per quasi trent’anni» Nel 1963, grazie all’interessamento di Piero Airaghi e del prevosto di allora la salma di Leone da Perego venne collocata in un loculo al piano sotterraneo del cimitero di Rho (ingresso dal cancello di via Serra ndr) dove ancora oggi è custodita e dove i fedeli rhodensi si recano per pregare.
Una lettera dell’Arcivescovo Delpini e la speranza di “vedere” la mummia trasferita in San Vittore
«L’ultimo atto di questa lunga storia – conclude Piero Airaghi – è delle scorse settimane con il biglietto inviatomi dall’Arcivescovo di Milano Delpini, che si è preso a cuore questa vicenda, che mi informava di voler contattare il prevosto di Rho per chiedere un possibile trasferimento di quello che resta della salma dell’Arcivescovo Leone da Perego nella chiesa di San Vittore.» Un ritorno, ma questa volta in modo ufficiale nella basilica dove la mummia di Rho fu nascosta per decenni.