Si terrà oggi, sabato, le sale di Villa Burba in corso Europa 291 a Rho ospiteranno un evento ideato in occasione della Giornata Mondiale della malattia di Alzheimer che ricorre il 21 settembre. Istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Disease International, è nata per sensibilizzare la popolazione e diffondere informazioni.
A Villa Burba si parla di Alzheimer
A Rho la proposta è nata dai volontari che da anni hanno attivato gli Alzheimer Café, proprio per tessere legami tra le famiglie coinvolte. L’azione, poi finanziata dai Comuni del nostro ambito e ora da un progetto di Fondazione Cariplo, è diventata un servizio stabile. Per il 20 settembre sono tre i partner coinvolti: Auser, Alzheimer Café e Sercop, l’Azienda speciale che gestisce i servizi sociali nel Rhodense.
Si darà voce a chi vive la malattia
Dalle 15 alle 19, il tema sarà “Le frontiere dell’Alzheimer. Navigare a vista in mare aperto, quali ancore?”. Si cercherà di dare voce a chi vive la malattia e si proporranno laboratori, musica, occasioni per riflettere insieme. Dalle 15.00 alle 18.00 sarà esposta una mostra permanente sull’attività degli Alzheimer Café, ci sarà musica dal vivo, quindi il laboratorio “Voci dall’anima”. E ancora DanzaMovimento Terapia e proiezione di testimonianze e video.
Tavola rotonda
Dalle 16 è prevista una tavola rotonda con istituzioni, familiari, esperti, operatori. Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Alle ore 19.00 ai partecipanti verrà offerto un aperitivo. Informazioni scrivendo a info@adcafe.it.
“Alzheimer è una parola che ancora oggi spaventa i più, non noi che accompagniamo malati e familiari con l’esperienza dell’Alzheimer Cafè – spiega Antonella Galeotti a nome di tutti i volontari – Per sottolineare la “Giornata Mondiale dell’Alzheimer” proponiamo cose semplici ma che vogliono aiutare a conoscere questa malattia per averne meno paura. Mentre la scienza continua la ricerca per scoprire una cura per gestirla e addirittura debellarla, noi cerchiamo di offrire accoglienza, vicinanza, sostegno, reti di supporto”.
Così commenta l’assessore ai Servizi Sociali Paolo Bianchi: “La migliore medicina, di fronte a questa malattia, è la relazione. Questo momento aperto ai cittadini, ai care giver, a chi sostiene e accompagna i malati permetterà di capirlo al meglio. Ringraziamo quanti portano avanti l’esperienza degli Alzheimer Café e tutti i volontari per l’esperienza maturata e per il loro fondamentale contributo”.