VERSO UNA LUNGA CARRIERA

A vent’anni diventa pilota di aerei: l’incredibile storia di Lucrezia Brandolini

La magnaghese ha ottenuto in Svizzera il brevetto commerciale e l'abilitazione per il volo strumentale

A vent’anni diventa pilota di aerei: l’incredibile storia di Lucrezia Brandolini

La sua casa è da sempre in una via del centro di Magnago, il paese dove è cresciuta. Ma il suo ufficio, oggi, è lassù, a migliaia di metri di quota, tra le nuvole. Lucrezia Brandolini, a soli 20 anni, ha trasformato una passione nata quasi per caso nel suo futuro, ottenendo in Svizzera il brevetto da pilota commerciale (CPL) con abilitazione al volo strumentale (IR), un traguardo che la proietta tra le più giovani professioniste dei cieli in Europa.

La giovane pilota magnaghese a bordo di un aereo

Una storia di determinazione che parte dalle strade del nostro territorio per puntare all’infinito.

«Sono nata a Rho, ma ho sempre vissuto a Magnago». Pur avendo frequentato le scuole a Legnano, prima al Tirinnanzi e poi al liceo classico Galilei, il suo legame con il paese è rimasto forte. E proprio da qui è partita per un viaggio che le ha cambiato la vita. A differenza di tanti colleghi, il suo non è stato un sogno custodito fin da bambina.  «Prima pensavo all’ingegneria aerospaziale» ammette. La folgorazione è arrivata durante un soggiorno studio a San Diego, in quarta superiore. La visita a una portaerei-museo, la USSS Midway, ha acceso la scintilla.

“Una passione dettata dall’istinto”

«Sentivo che mi piaceva. È stato istintivo, ho semplicemente percepito che quella era la mia strada». Tornata a casa, l’idea non l’ha più abbandonata. Archiviata l’ipotesi della carriera militare, «che non faceva per me», ha iniziato a cercare una scuola di volo civile, trovandola in Aerolocarno. È iniziato così un percorso intenso e totalizzante. «Per mia scelta sono andata nella sede di Cuneo, dove ho passato un anno e mezzo tra lezioni teoriche e la prima parte di addestramento pratico, quella del volo a vista con il monomotore». Un’immersione completa che l’ha poi portata a trasferirsi a Lugano, da marzo di quest’anno, per la fase successiva della formazione, con i simulatori a Mendrisio e i voli tra gli aeroporti di Lugano e Locarno.

“Volare ha due anime ugualmente affascinanti, vi spiego quali”

Volare, per Lucrezia, ha due anime ugualmente affascinanti. Da una parte c’è la magia del volo a vista.

«È stupendo, sorvolare il paesaggio alpino è un’emozione incredibile. Ho fatto un volo sul Cervino, il Monte Bianco e il Monte Rosa, tutti insieme: è stato fantastico». Dall’altra, c’è la sfida intellettuale e la precisione del volo strumentale, quello che si usa sugli aerei di linea, dove si vola senza guardare fuori. «Lì entra in gioco la struttura, la precisione, la sistematica nel programmare tutto. E quando vedi che quello che hai impostato ti porta esattamente a destinazione, sembra quasi una magia. Prima ero là, adesso sono qua».

“Un percorso che ho affrontato da ragazza in un mondo ancora prevalentemente maschile”

Un percorso che ha affrontato da ragazza in un mondo ancora prevalentemente maschile:

«È un ambiente un po’ più maschilista, ma sono stata molto fortunata. Ho incontrato istruttori e compagni rispettosi e disponibili, che mi hanno aiutata molto». 

Ora, a un passo dal completare l’ultimo corso sui simulatori del Boeing 737, Lucrezia ha ottenuto la licenza «Atpl Frozen», che le permetterà di candidarsi nelle compagnie aeree. Il suo obiettivo è iniziare con le low-cost, come Ryanair, Neos o Wizz Air, per accumulare le 1.500 ore di volo necessarie a sbloccare la licenza definitiva.  «È la strada per fare esperienza», spiega. In futuro, sogna le rotte a lungo raggio o magari i jet privati, ma un passo alla volta.

Ritorno a Magnago?

Nel frattempo, vive a Lugano, ma il cuore resta a Magnago. «Penso che tornerò a vivere lì. Dopotutto è un posto ottimo per chi, come me, dovrà andare spesso a Malpensa». Dal centro del paese alla cabina di pilotaggio di un aereo di linea, Lucrezia ha dimostrato che per spiccare il volo servono passione, sacrificio e un orizzonte senza confini.