Covi di vespe nel cappotto termico di casa
I vigili del fuoco hanno ipotizzato che sono più di uno sparsi in vari settori

Gli insetti spaventano i residenti del quartiere Quadrifoglio di Garbagnate Milanese e hanno segnalato il problema ad Aler, pompieri e amministratore di condominio.
Una scoperta preoccupante
Un guaio per gli abitanti del supercondominio Quadrifoglio di via Milano 125 emerso in questi ultimi giorni di agosto. Dopo l’episodio del nido di vespe gigante eliminato dai Vigili del Fuoco nel cassone di una tapparella, settimane fa, in un appartamento Aler sfitto, arriva una sconcertante e preoccupante scoperta.
Gruppi di vespe si infilano nelle intercapedini
Il sopralluogo dei consiglieri di condominio e dei vigili del fuoco ha evidenziato che vi sono delle vespe che entrano ed escono dalle strette intercapedini del nuovo cappotto termico installato sull’edificio grazie agli incentivi del superbonus 110. Il sospetto (che in questi giorni sta diventando più solido) è che si stiano formando dei nidi dietro i pannelli termici di copertura della casa. Come noto si tratta di pannelli che coprono totalmente le parti esterne dell’edificio. Il problema non è di poco conto se si considera che le piastre installate non sono rimovibili, se non per riparazioni importanti. Oltre al pericolo della presenza dei nidi, per i residenti, che hanno opportunamente comunicato il problema all’amministratore e ad Aler (proprietaria di alcuni appartamenti), c’è la prospettiva di dover mettere mano al portafoglio.
Un problema da non trascurare
La presenza di vespe nel cappotto termico di un edificio può essere un problema perché il nido, in questi spazi, causa potenziali pericoli: le vespe possono diventare aggressive se disturbate, aumentando il rischio di punture e risultando decisamente pericolose per chi è allergico. Se si sbattono i tappeti dalla finestra o si effettuano lavori rumorosi sugli infissi e sulle tapparelle le vespe possono uscire e aggredire le persone. Vedremo gli sviluppi dato che i condomini hanno fatto le opportune segnalazioni anche alla ditta che si è occupata del montaggio. Da evitare assolutamente è il fai-da-te, soprattutto se il nido è grande o in una zona difficile da raggiungere.